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Esercizi di verifica

 

SOLUZIONI

 

1. I tipi cognitivi:
A) servono a catalogare le percezioni nella nostra mente
B) sono innati e uguali in tutti i soggetti
C) sono entità mentali a cui corrisponde un'espressione verbale
D) sono l'equivalente psicologico del tipo grafico

2. I titoli dei periodici (giornali, riviste, settimanali ecc.):
A) non vanno mai tradotti, a meno che non si tratti di periodici con titolo ufficiale anche nella lingua della traduzione
B) vanno sempre tradotti, riportando poi tra parentesi il titolo originale
C) vanno tradotti soltanto per le riviste sprovviste di ISSN
D) non vanno mai tradotti

3. JAkobson ha affermato che:
A) la linguistica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
B) la semantica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
C) la semiotica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
D) la scienza del linguaggio non può interpretare alcun campione semiotico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema

4. Dal punto di vista della traduzione totale è più opportuno parlare di:
A) traducibilità della semiosfera
B) cultura della traducibilità
C) traducibilità della cultura
D) traducibilità del piano dell'espressione

5. La ricodifica, in traduzione, si riferisce
A) al trasferimento del piano del contenuto
B) alla trasposizione del piano del contenuto
C) alla trasposizione del piano dell'espressione
D) al trasferimento del piano dell'espressione

6. Cosa intende Torop per «traduzione adeguata»?
A) Qualsiasi traduzione può essere considerata adeguata, dipende dal tipo di dominante che viene scelto
B) Trasposizione e ricodifica mediante analisi e sintesi, conservando le relazioni reciproche tra piano dell'espressione e del contenuto
C) Qualsiasi traduzione basata sulla dominante dell'originale
D) Qualsiasi traduzione basata sulla dominante

7. La trasposizione, in traduzione, si riferisce A) al trasferimento del piano del contenuto
B) alla ricodifica del piano del contenuto
C) al trasferimento del piano dell'espressione
D) alla ricodifica del piano dell'espressione

8. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Grazie all'equivalenza nella differenza, due parlanti possono comunicare senza che resti alcun residuo.
B) Grazie alla corrispondenza tra segno, senso e immagine mentale, la comunicazione verbale intralinguistica è sempre possibile
C) Non ci sono due individui che condividono in modo totale la corrispondenza tra segno, senso e immagine mentale, però la comunicazione verbale è almeno in parte possibile
D) La comunicazione verbale lascia un residuo, e due persone non condividono mai del tutto la corrispondenza tra significante e signifi-cato a causa dell'equivalenza linguistica

9. La dominante
A) secondo Saussure, è la componente intorno a cui si focalizza l'opera letteraria
B) secondo Hjelmslev, è l'elemento che nell'opera letteraria controlla gli altri elementi
C) è l'elemento più importante di una traduzione
D) garantisce l'integrità della struttura del testo

10. In teoria il linguaggio naturale
A) è sempre in grado di esprimere elementi derivanti da un'altra lingua/cultura
B) è spesso in grado di esprimere elementi derivanti da un'altra lingua/cultura
C) non è mai in grado di esprimere tutti gli elementi derivanti da un'altra lingua/cultura
D) ha potenzialità espressive ridotte rispetto ai linguaggi artificiali

11. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) in Italia non esistono norme nazionali che si occupino specificamente delle traduzioni
B) esiste una norma internazionale che stabilisce con precisione quali sono i criteri di traduzione di ogni tipo di documento
C) la norma ISO 2384 stabilisce qual è la percentuale di diritti d'autore spettante al traduttore
D) l'unica norma esistente, di carattere internazionale, stabilisce come deve presentarsi una traduzione

12. Il presupposto perché un testo sia concretamente traducibile
A) è il grado di connotatività del testo
B) è che sia un testo aperto
C) è la consapevolezza culturale del traduttore
D) è che sia un testo chiuso

13. Per Chomsky la traducibilità è sempre garantita
A) dall'uniformità delle strutture profonde
B) dalla possibilità di risalire alle strutture superficiali
C) dal fatto che inizialmente tutti gli uomini parlavano la stessa lingua
D) dall'istinto di sopravvivenza

14. Il metatesto rispetto al prototesto è
A) meno fedele
B) meno esplicito
C) più razionale
D) più implicito

15. Il pensiero subverbale è:
A) ciò che un individuo pensa nel momento in cui esprime un enunciato
B) ciò che un individuo pensa nel momento in cui ascolta un enunciato
C) una forma di pensiero che può esistere anche prima che esista la capacità di espressione verbale
D) una forma di espressione inferiore a quella verbale

16. I realia
A) sono intraducibili
B) non devono essere tradotti, ma sostituiti
C) sono presenti solo nei testi letterari
D) talora sono traducibili anche nel metatesto

17. La riscrittura riideologizzante
A) è indispensabile per tradurre la tipologia della cultura
B) è un esempio di traduzione totalitaria
C) è indispensabile per la traduzione di una cultura
D) è un esempio di traduzione totale

18. Secondo Holmes storicizzazione e esotizzazione
A) tendono a conservare il proprio nell'altrui
B) tendono a conservare l'elemento altrui
C) si inseriscono nella dialettica proprio/altrui
D) sono da preferirsi alla modernizzazione/naturalizzazione

19. Il fatto che le culture entrino sempre più a contatto determina
A) il livellamento e la standardizzazione delle culture
B) l'omogeneizzazione delle culture
C) l'omologazione delle culture
D) un aumento dell'autocoscienza delle differenze culturali e un'accentuazione dello specifico di ciascuna cultura

20. Tradurre una realtà in testo, secondo Lotman,
A) è l'attività culturale quotidiana
B) è un modo per supplire alla memoria storica
C) è impossibile all'interno della semiosfera
D) spetta ai traduttori professionali

21. Il traduttore è un ossimoro perché si trova
A) centro della società ma al limite della comunicazione
B) al limite della società ma al centro della comunicazione
C) falso: il traduttore non è affatto un ossimoro
D) al limite tra due culture ma al centro delle lingue

22. La differenza tra linguaggi artificiali e naturali:
A) i primi sono illimitati
B) i secondi sono limitati
C) i linguaggi artificiali sono creati dall'uomo
D) i secondi sono illimitati

23. Secondo Whorf
A) la lingua modella e sistematizza le conoscenze
B) le conoscenze modellano e sistematizzano la cultura
C) la cultura modella e sistematizza le conoscenze
D) le conoscenze modellano e sistematizzano la lingua

24. Semiotraduzione è un termine
A) coniato da Peirce e ripreso da Lotman
B) coniato da Torop per intendere l'applicazione della semiotica alla traduzione
C) coniato da Gorlée
D) coniato da Lotman per intendere l'applicazione della semiotica alla traduzione

25. Secondo Quine la traduzione è indeterminata
A) a causa dell'indeterminatezza del significato
B) perché l'enunciato assume significati a seconda del contesto concreto
C) perché l'unica traduzione possibile è inadeguata
D) solo se si tratta di un enunciato simbolico

26. Per Quine la differenza tra lingua di casa e lingua madre consiste nel fatto che
A) la lingua di casa viene sottoposta a traduzione radicale
B) la lingua madre si impara per prima
C) la lingua di casa si impara per prima
D) non c'è nessuna differenza

27. «Fàtico» viene da una parola greca che significa:
A) espressione stentata
B) contatto
C) codice
D) affermazione

28. «Pronto?» è una frase catalogabile come:
A) funzione metalinguistica
B) «Pronto?» non è una frase, è una parola
C) funzione fàtica
D) funzione poetica

29. «Sinonimia», secondo JAkobson, significa:
A) equivalenza solo parziale
B) equivalenza completa, ma solo restando all'interno dello stesso codice
C) equivalenza completa, ma solo passando da un codice all'altro
D) equivalenza completa dei segni linguistici

30. Il multilinguismo è caratteristico degli individui
A) che dalla nascita hanno appreso più di una lingua
B) molto abili a passare rapidamente da un codice all'altro
C) che, nati in ambiente monolingue, hanno poi approfondito la conoscenza di una o più lingue
D) che sono vissuti in un paese caratterizzato dal bilinguismo

31. Secondo JAkobson
A) Il linguaggio irrazionale è sempre intraducibile
B) Il linguaggio razionale è sempre intraducibile
C) Il linguaggio razionale è sempre traducibile
D) Il linguaggio irrazionale è sempre traducibile

32. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Il comportamento subverbale dei bambini è intraducibile in parole
B) Il comportamento subverbale dei bambini è in parte traducibile in parole, ma solo da parte di una persona di famiglia, come un fratello maggiore o la madre
C) Il comportamento subverbale dei bambini è traducibile in parole da parte di uno psicologo
D) Il comportamento subverbale dei bambini cessa in concomitanza con l'apprendimento dell'espressione verbale

33. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Il funzionamento della mente è improntato al principio dell'economia
B) Il funzionamento della mente non tiene conto dell'economia ma solo degli affetti
C) Il funzionamento della mente è poco economico, infatti conserviamo molti ricordi inutili
D) Il funzionamento della mente, in un adulto intelligente e razionale, è sempre controllabile

34.Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Il linguaggio verbale influenza la strutturazione del pensiero non verbale
B) Il linguaggio verbale è mera espressione del pensiero
C) Il pensiero è possibile solo in quanto esistono parole che fissano i concetti
D) Il pensiero non influenza la strutturazione del linguaggio verbale

35. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) L'autocoscienza linguistica della lingua madre è superiore a quella delle lingue apprese in séguito
B) L'autocoscienza linguistica della lingua madre è inferiore a quella delle lingue apprese in séguito
C) L'autocoscienza linguistica della lingua madre è uguale a quella delle lingue apprese in séguito
D) Il concetto di autocoscienza linguistica è infondato

36. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Il pensiero esiste in quanto esiste il linguaggio verbale
B) L'estensione del linguaggio verbale è determinata dall'estensione del pensiero
C) Il pensiero non è mai completamente esprimibile in parole
D) Il linguaggio verbale è indispensabile per l'organizzazione del pensiero

37. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
A) Una volta appresa una parola o locuzione, resta generalmente impressa nella memoria conscia la situazione in cui ciò è avvenuto
B) Una volta appresa una parola o locuzione, di solito si è consapevoli della relazione di significazione affettiva legata all'apprendimento
C) Una volta appresa una parola o locuzione, per alcuni anni resta impressa nel subcosciente la situazione in cui ciò è avvenuto
D) Una volta appresa una parola o locuzione, resta generalmente impressa nell'inconscio la situazione in cui ciò è avvenuto

38. Capacità linguistica e capacità metalinguistica secondo JAkobson sono:
A) incompatibili
B) disgiunte
C) compresenti
D) possibili solo per i linguisti e i traduttologi

39. Cercare di mettere in parole materiale mentale può avere come conseguenza:
A) l'approfondimento delle proprie conoscenze linguistiche
B) l'oggettivazione di sensazioni o esperienze apparentemente inafferrabili, permettendo un'elaborazione razionale
C) la "traduzione" completa del materiale mentale in materiale verbale
D) l'approfondimento delle proprie conoscenze traduttologiche

40. Che cosa sono i «thinking aloud protocols»?
A) Protocolli redatti sulla base dell'attività dei traduttori per stabilire alcune regole fondamentali del processo traduttivo
B) Protocolli redatti sulla base dell'attività dei traduttori per distinguere i processi mentali consapevoli e per descriverli
C) Protocolli redatti sulla base dell'attività mentale dei traduttori per distinguere i procedimenti operativi corretti
D) Descrizioni dell'attività traduttiva basate su studi psicologici della percezione del testo

41. Chiamare una vite «chiodo rotante»:
A) per i ciukci è del tutto normale, e capiscono con precisione il senso del temine
B) è indice di arretratezza tecnologica
C) comporta una grave perdita di significato
D) è inammissibile

42. Conoscere più lingue fin dalla prima infanzia:
A) in alcuni casi provoca ritardi dello sviluppo cognitivo
B) genera adulti con personalità multipla
C) può favorire la ricettività dell'individuo al mondo esterno
D) genera adulti meno sicuri della propria identità

43. Cos'è l'idioletto?
A) Una forma di idiosincrasia lessicale.
B) Un idioma dialettale.
C) Il modo peculiare che un individuo ha di esprimersi a parole
D) È sinonimo di «registro»

44. Dall'ISBN è possibile ricostruire:
A) se un libro è stato tradotto direttamente dall'originale
B) in che anno è stato pubblicato un libro
C) qual è l'editore del libro
D) paese, editore e titolo di un libro, ma un'edizione economica e una con copertina rigida hanno il medesimo ISBN

45. Due categorie grammaticali che riflettono particolarmente bene la funzione conativa sono:
A) imperativo e locativo
B) passivo e circonlocutivo
C) esortativo e conativo
D) vocativo e imperativo

46. Gli schemi semantici:
A) sono meccanismi innati e inconsci per il riconoscimento delle parole
B) si interpongono tra il traduttore ed il testo tradotto attivando meccanismi che servono a prendere coscienza degli automatismi traduttivi
C) rientrano nello spazio di lavoro controllato
D) sono modelli di significato che il traduttore proietta su parti dello schema mentale dell'originale

47. I sogni contengono materiale simbolico che può essere decodificato:
A) in primo luogo con la partecipazione di chi ha fatto il sogno, poiché i simboli onirici hanno un valore diverso per i singoli individui
B) consultando uno dei tanti dizionari dei sogni che ci sono in commercio, poiché si tratta di una forma di traduzione
C) ricorrendo a uno psicologo che conosca il significato universale dei vari simboli onirici
D) ricorrendo ad appositi repertori di simboli dei sogni, che ne spiegano il significato universale

48. I bambini abituati a parlare più di una lingua fin dalla prima infanzia:
A) fanno più confusione tra una lingua e l'altra
B) hanno una minore consapevolezza della differenza tra le lingue
C) hanno un più marcato sviluppo metalinguistico
D) sono costretti al code-switching perché non conoscono il nome di certi oggetti

49. Il materiale onirico:
A) è verbale
B) non è esprimibile se non in forma verbale
C) non è verbale
D) è misto: verbale, musicale, olfattivo, emozionale, visivo, tattile, gustativo

50. I testi che si traducono nei corsi di lingua:
A) generalmente sono frasi trascritte da conversazioni autentiche
B) vengono creati a tavolino
C) possono essere creati appositamente oppure tratti dal mondo reale
D) generalmente sono tratti da periodici o libri del paese in cui si parla quella lingua

51. Il campo semantico di una parola:
A) varia solo passando da un codice all'altro
B) è uguale per i parlanti lo stesso linguaggio
C) è diverso solo per chi non ne conosce bene tutte le accezioni
D) è diverso per ogni individuo

52. I traduttori che non si attengono alla norma ISO 2384:
A) possono essere espulsi dalle associazioni di categoria
B) possono non ricevere la remunerazione per il loro lavoro
C) sono passibili di cause di carattere civile
D) non possono affermare che le loro traduzioni sono conformi a tale standard

53. Il code-switching:
A) è un disturbo che caratterizza i bambini afasici
B) è un disturbo che affligge alcuni bambini plurilingui
C) è un disturbo lieve che si verifica nella personalità multilingue
D) è una modalità espressiva usata da artisti e poeti

54. La capacità di parola
A) è innata nell'individuo e prima o poi si sviluppa comunque
B) è più o meno sviluppata nei singoli individui a seconda del livello culturale dell'ambiente in cui crescono
C) è più o meno sviluppata nei singoli individui a seconda della quantità di lingue parlate nell'ambiente familiare
D) si può sviluppare soltanto se l'ambiente in cui l'infante cresce lo stimola in tal senso

55. Il concetto di traducibilità/intraducibilità:
A) è un concetto chiave della traduttologia applicata
B) è al centro della semantica
C) ha perso di attualità grazie agli studi di JAkobson
D) è il fulcro della linguistica

56. Il contesto è:
A) il co-testo di una frase
B) l'ambientazione culturale, storica e geografica di un enunciato
C) il co-testo, nella formulazione di alcune scuole di traduttologia
D) un aspetto del testo di particolare importanza per lo studente di lingue

57. Il contesto referenziale:
A) influenza sempre e comunque la lettura
B) non ha alcuna influenza sulla lettura vera e propria
C) influenza la lettura soltanto se vi sono disturbi nel canale della comunicazione
D) influenza la lettura soltanto a condizione che il testo scritto contenga refusi

58. Il co-testo è:
A) il testo precedente e successivo a una parola
B) il contesto in cui si inserisce una certa espressione
C) il testo insieme al quale si è soliti incontrare una parola
D) il contesto, nella formulazione di alcune scuole di traduttologia

59. Il diritto di pubblicare un testo tradotto:
A) va esplicitato solo se si tratta di diritto esclusivo
B) va indicato soltanto se si tratta di una traduzione per la quale sono stati acquisiti diritti di pubblicazione
C) va esplicitato solo se si tratta di diritto non esclusivo
D) va sempre enunciato nell'intestazione della traduzione

60. Il dizionario bilingue per la traduzione:
A) resta comunque lo strumento di consultazione più comodo
B) è consigliabile usarlo soltanto per la traduzione professionale
C) è sconsigliato in qualsiasi caso
D) è consigliabile usarlo soltanto per la traduzione scolastica

61. Il linguaggio egocentrico del bambino:
A) è una forma di espressione tipica dei bambini che hanno molti contatti sociali
B) è una forma di espressione tipica dei bambini che hanno pochi contatti sociali
C) è una formazione fisiologica che può portare allo sviluppo del linguaggio interno nell'adulto
D) è una formazione patologica che può portare all'autismo

62. Il linguaggio interno
A) è diverso in ciascun individuo
B) è fatto di parole
C) è fatto di parole, ma non necessariamente tutte di un medesimo codice linguistico
D) viene acquisito simultaneamente alle capacità di espressione verbale

63. Il nome del/i traduttore/i deve comparire:
A) sempre, in conformità a una raccomandazione UNESCO
B) sempre, tranne nelle traduzioni di brevetti
C) quando l'editore reputa necessario indicarlo
D) solo se si tratta di una traduzione letteraria o, comunque, di una traduzione nella quale il ruolo del traduttore è paragonabile a quello dell'autore

64. Il saggio di JAkobson sulla traduzione tratta:
A) della traduzione interlinguistica
B) della traduzione come fenomeno generale
C) della traduzione intralinguistica
D) della traduzione intersemiotica

65. Il Sé è
A) l'insieme dei linguaggi consapevoli dell'Ego
B) la capacità introspettiva dell'individuo nel suo ambiente socioculturale
C) il lato inconsapevole dell'Io
D) la consapevolezza della propria identità

66. Il testo originale, immediatamente dopo la lettura, diventa:
A) un primo metatesto nella mente del lettore
B) come nella traduzione interlinguistica, diventa un metatesto, tranne per un residuo
C) una serie di ipotesi non verbalizzate circa il contenuto del messaggio
D) nella lettura non si ha un vero e proprio testo originale

67. JAkobson afferma che:
A) per i parlanti il cui background linguistico fa sì che ne diano una formulazione diversa, i fatti sono diversi
B) lo studio cognitivo dell'espressione linguistica è indispensabile per l'analisi comparativa dei testi
C) studiare linguistica è indispensabile per la ricerca traduttiva
D) studiare la traduzione è indispensabile per la ricerca linguistica

68. La "messa in parole" del materiale mentale:
A) avviene sempre a scopo di catalogazione dell'esperienza
B) è indispensabile solo per la vita sociale
C) è indispensabile solo per la traduzione interlinguistica
D) è indispensabile solo per la traduzione intersemiotica

69. La comprensione del significato delle parole:
A) è condizionata dalla conoscenza del contesto culturale
B) non può venire se non dalla sperimentazione diretta di ciò che significano
C) non è condizionata dalla conoscenza del contesto culturale: è sufficiente conoscere l'equivalente linguistico
D) non può essere conseguita facendo ricorso ad altre parole

70. La corrispondenza tra significante e tipo cognitivo:
A) è universale
B) è comune tra i parlanti dello stesso codice
C) non esiste
D) è rigorosamente soggettiva

71. La funzione poetica:
A) Riguarda esclusivamente i testi poetici
B) È presente in tutti i tipi di testo, in una misura o nell'altra
C) Può essere presente in vari tipi di testo, anche quando non è quella dominante
D) È dominante nei testi di carattere letterario

72. La traduzione scolastica e la traduzione professionale:
A) hanno in comune lo scopo: tradurre un testo
B) hanno pochi punti in comune
C) hanno in comune il destinatario: il lettore
D) non hanno nulla in comune

73. La differenza tra un lettore esperto e un lettore alle prime armi consiste nel fatto che:
A) il lettore esperto non legge tutto, ma solo quel tanto che basta per completare mentalmente il senso
B) il lettore alle prime armi non conosce bene il significato delle parole
C) il lettore alle prime armi non conosce bene come si pronunciano certe parole
D) il lettore esperto salta sistematicamente buona parte di ciò che legge

74. La funzione referenziale è importante perché:
A) si riferisce al contesto
B) spesso un enunciato fuori contesto risulta ambiguo
C) si riferisce al mittente
D) si riferisce al destinatario

75. La funzione conativa è così detta perché:
A) lo schema della relazione destinatario-mittente-contesto è a forma di cono
B) in inglese «conative» significa «destinato»
C) in inglese «conative» significa «nauseante»
D) «conari» in latino significa «tentare», donde anche i conati, tentativi di espellere ciò che si ha dentro

76. La funzione emotiva:
A) è chiamata così perché esprime le emozioni del mittente in relazione al messaggio
B) viene definita così perché esprime i sentimenti del mittente nei confronti del destinatario
C) viene chiamata così perché, essendo incentrata sul destinatario, riflette le emozioni implicite nel contesto
D) viene chiamata così perché, essendo incentrata sul messaggio, riflette le emozioni implicite nel contesto

77. La funzione metalinguistica si chiama così perché:
A) «meta-» deriva dal greco metá, «fra», di conseguenza è la funzione che si occupa degli enunciati racchiusi tra altri enunciati
B) «meta-» deriva dal greco metá, che significa «con», di conseguenza è la funzione che definisce gli enunciati paralleli
C) «meta-» deriva dal greco metá, «dopo», di conseguenza è la funzione che si occupa di ciò che avviene dopo l'atto linguistico
D) «meta-» deriva dal greco metá, che significa «dopo», di conseguenza è la funzione che definisce la lingua che fa riferimento a sé stessa

78. La lettura è un processo di comunicazione che:
A) se il lettore conosce bene il codice dell'autore, non lascia residuo
B) non lascia mai nessun residuo comunicativo
C) lascia un residuo solo se il testo ha valori connotativi
D) lascia un residuo non comunicato

79. L'elaborazione secondaria del sogno è:
A) la connessione logico-narrativa tra i vari ricordi
B) l'interpretazione che del sogno si dà in un secondo tempo, a mente fredda
C) una forma di elaborazione del materiale onirico per ricavarne un significato inconscio
D) una forma di elaborazione di secondaria importanza

80. Le figure dell'originale:
A) vanno obbligatoriamente riprodotte, possibilmente nella stessa forma e posizione in cui sono nell'originale
B) possono essere riportate, a patto che il testo delle didascalie venga tradotto
C) non possono essere omesse, nemmeno se se ne dà informazione in una nota in cui si spiega che si tratta di una traduzione parziale, e che le illustrazioni fanno parte del materiale omesso
D) possono essere omesse nella traduzione

81. La paronomasia:
A) consiste nella ripetizione di parole che abbiano un suono simile
B) consiste nell'accostare due parole che abbiano un suono simile, o nell'accostare due parole che sono l'anagramma una dell'altra
C) consiste nell'accostare due fonemi che abbiano un suono simile, o nell'accostare due fonemi che siano l'anagramma uno dell'altro
D) consiste nell'accostare due parole simili nel suono ma di significato necessariamente diverso

82. La lettura è un processo:
A) passivo di assimilazione
B) attivo di assimilazione
C) attivo di interpretazione
D) passivo di interpretazione

83. La mapping theory di Holmes sostiene che:
A) il traduttore ha in mente, in due fasi successive, una mappa dell'originale e una mappa del tipo di testo tradotto da produrre
B) il traduttore ha in mente in rapida successione una mappa dell'originale e una mappa del tipo di testo tradotto da produrre
C) il traduttore ha in mente contemporaneamente una mappa dell'originale e una mappa del tipo di testo tradotto da produrre
D) il traduttore ha in mente contemporaneamente una proiezione mentale dell'originale e una proiezione mentale del tipo di testo tradotto da produrre

84. La lettura si differenzia dalla critica:
A) perché quando si legge l'importante è capire
B) perché il critico è un lettore particolarmente attento e dotato di metodo
C) perché per lavorare come critico bisogna fare degli studi diversi
D) perché quando si legge a volte ci si distrae e a volte non si è critici

85. La lingua madre è:
A) La lingua che si apprende dalla madre
B) La lingua della madre
C) La lingua che l'infante apprende dalla madre, dal padre o da altra figura genitoriale significativa
D) La lingua più parlata nella famiglia di un individuo

86. La lingua madre viene appresa:
A) indipendentemente dagli stimoli dell'ambiente esterno
B) al di fuori del controllo razionale
C) nella stessa misura in cui si sviluppano le capacità di pensiero
D) in modo consapevole

87. La macroanalisi del testo:
A) serve a verificare la coerenza del testo con il tipo, con il modello a cui si rifà il testo in questione
B) serve a verificare la coerenza delle varie parti del testo tra loro
C) avviene dal basso verso l'alto
D) serve a verificare la coerenza del testo con il macrotesto

88. Le traduzioni delle traduzioni (traduzioni di testi già tradotti da un originale)
A) sono assolutamente vietate dalla norma ISO 2384 sulla traduzione;
B) sono preferibili qualora si disponga di un traduttore dalla lingua intermedia, mentre la traduzione dall'originale, trattandosi di una lingua rara, verrebbe a costare molto di più al committente;
C) sono consentite, a patto che si indichino alcuni elementi, tra cui non figura il nome del traduttore dall'originale;
D) sono consentite, ma occorre specificare il nome del traduttore dalla prima lingua alla lingua intermedia

89. La microanalisi del testo:
A) serve a verificare la coerenza del testo con il tipo, con il modello a cui si rifà il testo in questione
B) serve a verificare la coerenza delle varie parti del testo tra loro
C) avviene dall'alto verso il basso
D) serve a verificare la coerenza del testo con il macrotesto B

90. La nominazione:
A) è un processo che scaturisce istintivamente dalla percezione
B) è un processo che avviene sempre dopo la formazione di un tipo cognitivo
C) scaturisce dalla percezione ma si realizza solo nell'interazione sociale
D) è l'equivalente linguistico del tipo cognitivo

91. Lo spazio di lavoro controllato è:
A) l'insieme delle microstrategie
B) l'insieme delle macrostrategie
C) il primo àmbito in cui l'originale assume un significato
D) quello su cui si devono concentrare tutte le energie del traduttore e dell'insegnante di traduzione secondo Hönig

92. La trascrizione o narrazione di un sogno:
A) è un processo di traduzione intersemiotica dal linguaggio onirico al linguaggio verbale esterno, e non lascia quasi mai un residuo traduttivo
B) è un processo di traduzione interlinguistica dal linguaggio onirico al linguaggio verbale esterno, e lascia un residuo traduttivo
C) è un processo di traduzione intersemiotica dal linguaggio onirico al linguaggio verbale esterno, e lascia un residuo verbalizzabile
D) è un processo di traduzione intersemiotica dal linguaggio onirico al linguaggio verbale esterno, e lascia un residuo traduttivo

93. La percezione di un enunciato:
A) è uguale per tutti
B) è uguale per tutti i parlanti la lingua dell'enunciato
C) è uguale per tutti i parlanti la lingua dell'enunciato, a patto che siano vissuti nella stessa regione e nella stessa epoca
D) è diversa per ciascun individuo

94. La traduzione intralinguistica è:
A) una delle forme più rare di traduzione
B) la trasposizione di un messaggio in un codice extralinguistico
C) un giro di parole
D) un fenomeno puramente teorico

95. La triade fondamentale della comunicazione è:
A) mittente destinatario messaggio
B) mittente contesto destinatario
C) mittente referente ricevente
D) contesto contatto codice

96. L'ambiguità di un enunciato decontestualizzato:
A) va sempre e comunque evitata
B) è sempre indice di una carenza nella capacità comunicativa
C) tende ad aumentare con l'accelerarsi della comunicazione nella società contemporanea
D) in certi casi può essere sfruttata a vantaggio di chi progetta il messaggio

97. L'apprendimento delle lingue straniere in età scolare o adulta
A) dipende in misura significativa dalle connotazioni affettive in cui avviene
B) è affidato completamente alle capacità intellettive e razionali dell'individuo e dell'insegnante
C) è facilitato da applicazioni intense, anche concentrate in un tempo relativamente ristretto
D) è facilitato dall'ambiente scolastico

98. L'autocoscienza linguistica:
A) è caratteristica dell'infante monolingue
B) rende gli individui più concentrati su di sé e sulla comunicazione con gli altri
C) può svilupparsi solo dall'età scolare
D) è tipica della personalità narcisistica

99. L'autonimìa:
A) è il caso in cui un significante rimanda a sé stesso
B) è il caso in cui un significato rimanda a sé stesso
C) è il caso in cui un enunciato a un suo valore indipendente dal co-testo
D) è l'autonomia della parola

100. Le categorie grammaticali hanno particolarmente peso:
A) nel testo descrittivo
B) nel testo espositivo
C) nel testo denotativo
D) nel testo poetico

101. Le lingue si differenziano principalmente
A) per ciò che sanno esprimere
B) per ciò che debbono esprimere
C) per ciò che possono esprimere
D) per ciò che vogliono esprimere

102. L'individuo plurilingue
A) va soggetto a disturbi della personalità più dell'individuo monolingue
B) a differenza degli altri, ha un meta-Io che controlla i comportamenti verbali
C) va soggetto a disturbi della personalità meno dell'individuo monolingue
D) ha più probabilità di contrarre schizofrenia

103. L'economia dei processi mentali, applicata alla traduzione, tende a:
A) fare sì che schemi percettivi formatisi sulla base dell'esperienza semantica vengano proiettati sull'originale dando origine a postulati di significato
B) fare sì che schemi traduttologici formatisi sulla base dell'esperienza cognitiva vengano proiettati sullo schema mentale del testo tradotto dando origine a postulati di significato
C) fare sì che schemi semiotici formatisi sulla base dell'esperienza traduttiva vengano raffrontati con l'originale dando origine a proiezioni di significato
D) fare sì che schemi semantici formatisi sulla base dell'esperienza percettiva vengano proiettati sull'originale dando origine a postulati di significato

104. L'equivalenza di due segni linguistici
A) è quella che permette la traduzione
B) è possibile solo nella traduzione interlinguistica
C) è possibile solo nella traduzione intralinguistica, ricorrendo a sinonimi
D) non esiste

105. L'equivalenza è possibile:
A) nel linguaggio matematico
B) nella traduzione interlinguistica
C) nella traduzione intralinguistica
D) nella traduzione intersemiotica

106. L'interpretazione del testo è di particolare importanza e difficoltà:
A) per tutti
B) per gli studenti di lingue alle prese con una traduzione
C) per i traduttori
D) per gli studenti di traduzione e di lingue

107. L'intertesto è:
A) una fase intermedia dell'attività traduttiva in cui l'originale, pur non essendosi ancora completamente trasformato nel testo tradotto, ha già una sua fisionomia.
B) un testo inserito fra altri testi
C) l'insieme dei rimandi intertestuali
D) un testo intermedio

108. Lo spazio di lavoro incontrollato è:
A) l'insieme delle microstrategie
B) l'insieme delle macrostrategie
C) il primo àmbito in cui l'originale assume un significato
D) quello su cui si devono concentrare tutte le energie del traduttore e dell'insegnante di traduzione secondo Hönig

109. Nel testo prodotto da uno studente di lingue:
A) è importante la leggibilità
B) è importante la scorrevolezza
C) è importante la fedeltà
D) è importante la verificabilità dell'apprendimento

110. Nei codici naturali, nelle lingue parlate dall'uomo, il rapporto tra grafia e pronuncia
A) è rigoroso: a ogni segno corrisponde un suono e viceversa
B) in alcune lingue a ogni segno corrisponde un suono e viceversa, in altre lingue no
C) non è mai regolato da una rigorosa corrispondenza biunivoca
D) in italiano si legge come si scrive, nelle altre lingue no

111. Nel campo della documentazione, per «contributo» si intende:
A) l'opera svolta da una delle tante persone che contribuiscono alla realizzazione di una pubblicazione (redattore, tipografo, traduttore, autore ecc.)
B) un saggio all'interno di un volume
C) un saggio all'interno di un volume, ma solo a patto che siano presenti anche saggi di altri autori
D) un documento pubblicato in un volume miscellaneo

112. Per «funzione poetica» si intende l'accostamento di parole sulla base di princìpi paradigmatici. In questa frase è racchiuso un esempio di:
A) funzione emotiva
B) funzione poetica
C) funzione conativa
D) funzione metalinguistica

113. Nella relazione tra linguaggio e conoscenza:
A) il linguaggio serve unicamente a esprimere ciò che si sa
B) nelle strutture profonde del linguaggio le conoscenze sono catalogate nello stesso modo, indipendentemente dal codice
C) c'è un'influenza reciproca: il linguaggio serve a comunicare conoscenza, ma a sua volta serve a catalogare l'esperienza
D) la conoscenza serve unicamente a esprimersi nel linguaggio

114. Per «autocoscienza linguistica» si intende:
A) la consapevolezza della propria conoscenza di una o più lingue
B) una tecnica di concentrazione utile a chi si occupa di traduzione
C) la consapevolezza della conoscenza delle lingue apprese in età adulta, esclusa la lingua madre
D) la consapevolezza dei propri limiti nello studio delle lingue straniere

115. Per la bibliografia:
A) occorre riportare solo i testi che sono stati tradotti nella lingua della traduzione
B) esistono norme italiane apposite per la sua formulazione
C) non bisogna modificare la bibliografia dell'originale, e nemmeno formule come «a cura di», «aggiornamento di»
D) occorre rispettare la formulazione nella lingua originale

116. Nella traduzione pubblicata su periodico, è obbligatorio indicare:
A) se si tratta di una traduzione completa, parziale o ridotta
B) luogo di pubblicazione dell'originale
C) il nome del redattore, anche se non è responsabile della traduzione
D) informazioni su come ci si può procurare la traduzione

117. Si è parlato di «co-testo» e di «contesto».
A) Infatti si tratta di sinonimi
B) «Contesto» si riferisce alla situazione generale in cui un enunciato si inserisce, mentre «co-testo» si riferisce al testo nel quale l'enunciato si colloca.
C) «Co-testo» si riferisce alla situazione generale in cui un enunciato si inserisce, mentre «contesto» si riferisce al testo nel quale l'enunciato si colloca.
D) La differenza è dovuta al fatto che i vari studiosi possono in taluni casi fare riferimento a vocabolari diversi

118. Per la traduzione di un brevetto è obbligatorio:
A) indicare il tipo di documento
B) indicare la data di pubblicazione della traduzione
C) indicare la data del brevetto
D) rivolgersi a un traduttore giurato

119. Nell'individuo con infanzia monolingue:
A) è bene introdurre gradualmente lo studio delle lingue straniere
B) la conoscenza del funzionamento della propria lingua è maggiore
C) la consapevolezza della conoscenza della propria lingua madre è più sviluppata che nei plurilingui
D) l'apprendimento di una lingua straniera in età scolare può essere occasione per sviluppare una conoscenza metalinguistica

120. Per macrostrategia traduttiva si intende:
A) una strategia che tenga conto, oltre che delle singole soluzioni a problemi di traduzione, anche, in prospettiva, del testo tradotto e dei meccanismi inconsapevoli attuati automaticamente dal traduttore esperto
B) una strategia che tenga conto, oltre che delle soluzioni globali a problemi di traduzione, anche, in prospettiva, dell'originale e dei meccanismi inconsapevoli attuati automaticamente dal traduttore esperto
C) una strategia che tenga conto, oltre che delle singole soluzioni a problemi di traduzione, anche dell'analisi traduttologica e dei meccanismi razionali messi in atto dal traduttore esperto
D) una strategia che tenga conto, oltre che delle soluzioni complessive a problemi di traduzione, anche, in prospettiva, del destinatario e dei meccanismi di difesa messi in atto dal traduttore poco esperto

121. Per passare da «farò» a «facessi» compio un'operazione di carattere:
A) paradigmatico
B) sintagmatico
C) temporale
D) logico

122. Per passare da «Irene mangia il gelato» a «Irene mangia il gelato con voluttà» occorre effettuare:
A) un'aggiunta paradigmatica
B) un'operazione che riguarda esclusivamente l'asse della selezione
C) un'operazione che riguarda esclusivamente l'asse della combinazione
D) un'aggiunta sintagmatica basata su criteri anche paradigmatici

123. Per passare da «Irene mangia il gelato» a «Irene mangia la torta» occorre effettuare:
A) un cambiamento di carattere sintagmatico
B) un'operazione che riguarda l'asse combinatorio
C) un cambiamento di carattere paradigmatico e sintagmatico
D) un cambiamento di carattere paradigmatico

124. Imparando lingue straniere, la traduzione:
A) esula da qualsiasi programma
B) non è prevista; è prevista però la versione
C) si limita a esercizi verso la lingua straniera
D) è uno strumento didattico

125. Quando viene pubblicata la traduzione di un libro, è obbligatorio indicare:
A) la lingua della traduzione
B) il luogo e la data della pubblicazione dell'originale
C) il titolo della collana dell'originale
D) la traduzione del titolo della collana

126. Per passare da «Irene mangia il gelato» a «Irene mangiava il gelato» occorre effettuare:
A) un cambiamento di carattere sintagmatico
B) un'operazione che riguarda l'asse selettivo
C) un cambiamento di carattere paradigmatico e sintagmatico
D) un cambiamento di carattere paradigmatico

127. Per rendere possibile la comunicazione, il parlante:
A) può ricorrere a codici metalinguistici
B) può provvedere ad aggiustamenti del vocabolario
C) può effettuare code-switching
D) può usare la comunicazione intersemiotica

128. Quale di queste affermazioni è vera secondo JAkobson?
A) Il linguaggio irrazionale è sempre intraducibile
B) Il linguaggio razionale è sempre intraducibile
C) Il linguaggio razionale è sempre traducibile
D) Il linguaggio irrazionale è sempre traducibile

129. Perché un individuo non sia in grado di esprimere o comprendere una metafora:
A) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della contiguità», ossia avere un deficit nella funzione sintagmatica
B) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della contiguità», ossia avere un deficit nella funzione paradigmatica
C) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della similarità», ossia avere un deficit nella funzione sintagmatica
D) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della similarità», ossia avere un deficit nella funzione paradigmatica

130. Quale di queste frasi non è falsa?
A) l'autoreferenzialità è una condicio sine qua non per l'apprendimento linguistico
B) l'autoreferenzialità degli enunciati costituisce un circolo dinamico all'interno del sistema-testo che permette agli studenti di svolgere correttamente gli esercizi
C) negli esercizi dei corsi di lingua, una traduzione non sempre può essere bollata come «giusta» o «sbagliata»
D) libri di testo di lingua e dizionari bilingui costituiscono un circolo autoreferenziale che permette agli studenti di svolgere correttamente gli esercizi ma non sempre fornisce strumenti per affrontare una traduzione

131. Quando si deve tradurre un testo contenente abbreviazioni:
A) bisogna sempre scrivere le parole corrispondenti per esteso nella lingua della traduzione
B) occorre riportare l'abbreviazione corrispondente, in conformità alle norme ISO 4 e 832
C) occorre lasciare le abbreviazioni nella lingua originale
D) le abbreviazioni sono uguali in tutto il mondo, come stabilito dalle norme ISO 4 e 832

132. Quando si traduce da una lingua dotata di una categoria grammaticale verso una lingua che ne è priva:
A) una parte del messaggio resta inespressa
B) occorre trovare un equivalente
C) è necessario forzare le regole grammaticali della lingua della traduzione
D) il traduttore deve disambiguare un messaggio che, volutamente o no, nell'originale è ambiguo

133. Quando il messaggio fa riferimento a una parte di sé stesso:
A) si ha un caso di funzione fàtica
B) si ha un caso di funzione metalinguistica
C) si ha un caso non contemplato dalla classificazione di JAkobson
D) si manifesta la funzione poetica

134. Quando si incontra un nome geografico:
A) bisogna sempre lasciarlo nella sua versione originale, sia nel corpo del testo sia in bibliografia
B) bisogna lasciarlo nella versione originale sempre nelle bibliografie; negli altri casi occorre distinguere tra toponimi che hanno versioni in più lingue e toponimi che esistono solo in lingua originale
C) occorre tradurlo se si tratta di una pubblicazione divulgativa senza bibliografia; negli altri casi, occorre lasciarlo in originale, traslitterandolo come impone la norma ISO TRAS89
D) bisogna cercarne la traduzione sul dizionario o sull'enciclopedia

135. Qualora non si rispetti la struttura dei paragrafi e delle frasi dell'originale,
A) occorre quanto meno premurarsi di tradurre tutto il significato dell'originale
B) si infrange la norma ISO 2384
C) occorre che, comunque, il numero totale di paragrafi e frasi sia lo stesso dell'originale
D) tale operazione può essere giustificata se nell'originale sono presenti paragrafi molto corti, o molto lunghi, o comunque difformi dalla norma sintattica della lingua della traduzione

136. Quando la mente trova più corrispondenze di una struttura grafica:
A) si tratta di omofoni
B) c'è stato un disturbo nel canale visivo
C) si tratta di parole omografe
D) si tratta di omonimi

137. Se nell'originale ci sono unità di misura:
A) occorre convertirle sempre nelle unità di misura che hanno corso nel paese nel quale viene pubblicata la traduzione, modificando di conseguenza i relativi valori
B) occorre convertirle sempre nelle unità di misura che hanno corso nel paese nel quale viene pubblicato l'originale, modificando di conseguenza i relativi valori
C) non occorre convertirle sempre nelle unità di misura che hanno corso nel paese nel quale viene pubblicata la traduzione ma, se lo si fa, è indispensabile riportare tra parentesi i valori originali
D) non vanno convertite mai nelle unità di misura che hanno corso nel paese nel quale viene pubblicata la traduzione, modificando di conseguenza i relativi valori

138. Quando una parola contiene errori di grafia:
A) spesso il lettore non riesce a decodificarla
B) il lettore la decodifica basandosi sul co-testo
C) il lettore cerca di decodificarla basandosi su con-testo e co-testo, ma può formulare solo ipotesi
D) viene decodificata basandosi sul senso

139. Quando si percepisce un insieme di segni grafici:
A) la sua decodifica avviene in due fasi: la prima in cui lo si trasforma in tipo cognitivo, la seconda in cui lo si trasforma in tipo grafico
B) la sua decodifica avviene in due fasi: la prima in cui lo si trasforma in tipo grafico, la seconda in cui lo si trasforma in tipo cognitivo
C) la sua decodifica avviene in due fasi: la prima in cui lo si trasforma in immagine, la seconda in cui lo si trasforma in suono
D) la sua decodifica avviene in due fasi: decifrazione e nominazione

140. Quando viene pubblicata la traduzione di un contributo o di un articolo:
A) è sempre obbligatorio indicare il luogo di pubblicazione dell'originale
B) è sempre obbligatorio indicare l'ISSN dell'originale
C) è facoltativo indicare luogo e data di pubblicazione della traduzione
D) è facoltativo indicare se non è una traduzione tratta da un periodico

141. Quando viene pubblicata la traduzione di un libro, è obbligatorio specificare:
A) il nome dell'editor della collana
B) il nome dei correttori di bozze
C) editore, luogo e data di pubblicazione della traduzione
D) il nome del redattore

142. Se si traduce da una lingua scritta con un alfabeto diverso da quella della traduzione, occorre:
A) trascrivere le parole nell'alfabeto della lingua della traduzione
B) consultare la norma italiana sulla traslitterazione e comportarsi di conseguenza
C) traslitterare solo nomi propri e parole non tradotte, attenendosi alla norma ISO relativa all'alfabeto in questione
D) traslitterare nomi propri nell'alfabeto latino rispettando l'alfabeto fonetico internazionale

143. Un esempio tipico di parte del discorso che riflette l'espressione del mittente è:
A) il pronome
B) l'aggettivo
C) la locuzione avverbiale
D) l'interiezione

144. Perché un individuo non sia in grado di esprimere o comprendere una metonimia:
A) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della contiguità», ossia avere un deficit nella funzione sintagmatica
B) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della contiguità», ossia avere un deficit nella funzione paradigmatica
C) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della similarità», ossia avere un deficit nella funzione sintagmatica
D) deve essere colpito da quello che JAkobson chiama «disturbo della similarità», ossia avere un deficit nella funzione paradigmatica

145. JAkobson ha affermato che:
A) la linguistica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
B) la semantica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
C) la semiotica non può interpretare alcun campione linguistico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema
D) la scienza del linguaggio non può interpretare alcun campione semiotico senza tradurne i segni in altri segni dello stesso sistema o in segni di un altro sistema

146. Un afasico colpito all'emisfero cerebrale sinistro:
A) è in grado di rispondere a un mittente, ma ha difficoltà ad avviare un dialogo
B) riesce a formulare enunciati purché siano estranei al contesto
C) riesce a formulare enunciati purché siano estranei al mittente
D) è in grado di avviare un dialogo, ma ha difficoltà a rispondere a un mittente

147. Secondo JAkobson:
A) il traduttore deve essere fedele all'originale
B) il traduttore non deve sempre essere fedele all'originale
C) è difficile stabilire il significato della fedeltà
D) il traduttore deve essere fedele all'originale solo in certi tipi di traduzione

148. Si paragonano le occorrenze al tipo
A) significa che ogni volta che una parola si ripete, la si paragona alla prima occorrenza
B) quando si percepisce qualcosa e si cerca di capire che cos'è
C) ogni volta che si vede un cavallo
D) quando si vede un cavallo, per risalire alla parola «cavallo»

149. Tra il testo di un libro per l'apprendimento della lingua e il testo di un corso di traduzione:
A) a priori non c'è nessuna differenza
B) la differenza sta nella difficoltà, maggiore nel secondo caso
C) la differenza sta nella lunghezza, minore nel primo caso
D) la differenza sta nel fatto che, nel secondo caso, si tratta di un testo reale

150. Tra lettura e ascolto
A) c'è una differenza fondamentale dal punto di vista dell'interpretazione
B) c'è una differenza percettiva che però sfocia in un identico processo cognitivo
C) c'è una differenza cognitiva che però sfocia in un identico processo percettivo
D) sul piano psicologico non c'è nessuna differenza

151. Un afasico colpito all'emisfero cerebrale sinistro:
A) riesce a servirsi di orologi e calendari, ma non conserva il senso interiore del tempo
B) non ha nessuna concezione del passare del tempo
C) ha un normale controllo sul passare del tempo
D) conserva il senso interiore del tempo, ma non riesce a servirsi di orologi e calendari

 

SOLUZIONI