32 - Le relazioni di trasformazione
«Aunque ya tengo una idea general [...] quedan aún muchos interrogantes a los que he de dar respuesta»1.
"Though I now have a general idea [...] there remain many unresolved issues to which I must still respond"2.
Il modello di Leuven-Zwart, per la parte concernente le modifiche lungo il continuum generalizzazione versus specificazione, introduce una dicotomia che è complementare, e non sostitutiva, rispetto alla dicotomia proprio/altrui. Mentre quest'ultima distinzione binaria riguarda una relazione tra culture, siano queste individuali o di gruppo, la distinzione specificazione versus generalizzazione può riguardare elementi tanto propri quanto altrui.
Per esempio, la balalaica di un testo russo può, in traduzione, restare balalaica, oppure può diventare un mandolino (altrui), ma può anche diventare uno strumento musicale (generalizzazione).
A mio parere è dunque necessario, per le modifiche che hanno il carattere di essere collocabili lungo un continuum, usare entrambe le categorie sovrapponendole. Una scelta traduttiva potrà dunque essere:
- appropriante e generalizzante
- appropriante e specificante
- riconoscente e generalizzante
- riconoscente e specificante
Tuttavia, nella dicotomia generalizzazione-specificazione esiste anche una terza possibilità: ossia il trattamento neutro dell'elemento testuale, che non sia quindi né specificante né generalizzante. Ciò spinge a modificare l'opposizione binaria facendola diventare un'opposizione tripolare.
Anche nell'opposizione tra proprio e altrui esiste, a mio modo di vedere, una terza possibilità. È quella che potrebbe essere definita, con una parola di moda, globalizzazione, ma che forse è meglio chiamare standardizzazione o omologazione, e consiste nel modificare un elemento non nella direzione della cultura ricevente, non in quella della cultura emittente, ma in direzione di una cultura super partes, generica, prevalente al di sopra delle culture specifiche in esame e standard per entrambe,
Per esempio, una minestra tipicamente russa come il boršč di un testo russo puň, in traduzione, restare boršč, oppure puň diventare una cassoeula (altrui), ma può anche diventare un hamburger con patatine (standardizzazione, omologazione).
Se perciò rivediamo la quadripartizione ottenuta prima tra proprio/altrui e generalizzazione/specificazione aggiungendovi una terza possibilità in entrambi i casi (resa neutra e standardizzazione), otteniamo una divisione in nove parti di questo genere:
- appropriante e generalizzante
- appropriante e specificante
- appropriante e neutra
- riconoscente e generalizzante
- riconoscente e specificante
- riconoscente e neutra
- standardizzante e generalizzante
- standardizzante e specificante
- standardizzante e neutra
MODIFICA |
appropriazione |
standardizzazione |
riconoscimento |
generalizzazione |
1 |
2 |
3 |
specificazione |
4 |
5 |
6 |
neutro |
7 |
8 |
9 |
Un modello onnicomprensivo deve inglobare svariati elementi, quindi:
- questa nonapartizione;
- le cinque categorie dell'analisi cronotopica
- le tre categorie aggiuntive che non rientrano nell'analisi cronotopica ma sono ugualmente soggette ad appropriazione/riconoscimento e a generalizzazione/specificazione (ossia lessico generico, sintassi, versificazione)
- la categoria degli elementi che si modificano senza però seguire né il continuum generalizzazione/specificazione né il continuum proprio/altrui, ossia:
- le modifiche che Leuven-Zwart chiama di «contrasto»;
- tutte le modifiche non binarie né ternarie, per esempio quelle grammaticali.
Così facendo, si ottiene il seguente modello:
analisi cronotopica |
parametri generici |
|||||||
deittici |
realia, intertestualità |
parole concettuali |
campi espressivi |
parole funzionali |
lessico generico |
sintassi |
versificazione |
lessico generico (opposizioni non ternarie): omissioni, aggiunte, cambiamenti radicali di senso, cambiamenti di categoria grammaticale |
specificazione/generalizzazione/neutro |
||||||||
appropriazione/riconoscimento/standardizzazione |
||||||||
dominante: identità individuale |
dominante: identità di gruppo |
dominante: poetica del microtesto |
dominante: poetica del macrotesto/ dell'autore |
dominante: poetica del testo |
asse paradigmatico lessicale generico |
asse sintagmatico |
metrica, rima, ritmo |
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cronotopo della psicologia del personaggio |
cronotopo della psicologia di gruppo |
cronotopo del contenuto microtestuale |
cronotopo della poetica autoriale |
cronotopo della poetica strutturale |
cultura del paradigma |
cultura della poetica sintagmatica |
cultura della poetica metrica, rimica, ritmica |
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1 |
2 |
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Nelle prossime unità esamineremo insieme se e come tale modello è applicabile, se è produttivo e come si articolano le sue singole parti.
Riferimenti Bibliografici
APRESJAN JU. D. Dejksis v leksike i grammatike i naivnaja model´ mira, in Integral´noe opisanie jazyka i sistemnaja leksikografija, Moskvà, JAzyki russkoj kul´tury, 1995, ISBN 5-88766-045-7.
LEFEVERE A. Translating Poetry. Seven Strategies and a Blueprint. Amsterdam, Van Gorcum, 1975, ISBN 90-232-1263-0.
LEUVEN ZWART K. van Translation and original. Similarities and dissimilarities. In Target, n. 1:2 (1989) e n. 2:1 (1990).
MARÍAS J. Negra espalda del tiempo, Punto de lectura, 2000 (edizione originale 1998), ISBN 84-663-0007-7.
MARÍAS J. Dark Back of Time, New York, New Directions, 2001 (translated by Esther Allen), ISBN 0-8112-1466-4.
TOROP P. La traduzione totale, a cura di Bruno Osimo, Modena, Guaraldi Logos, 2000, ISBN 88-8049-195-4.
1 Marías 2000, p. 182.
2 Marías 2001, p. 147-148.