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22 - Altre caratteristiche di Google - prima parte

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«Il sogno, anzi, è così intimamente connesso con l’espressione verbale che Ferenczi giustamente rileva che ogni lingua ha il proprio linguaggio dei sogni. Un sogno, di norma, non va tradotto in altre lingue»1.

In questa unità esamineremo altre caratteristiche del motore di ricerca Google che facilitano il lavoro del traduttore, aumentandone le possibilità di documentazione. Si tenga presente che, col passare del tempo, il patrimonio telematico diviene sempre più importante, perché il numero di testi presenti in rete si accresce in modo notevole ogni giorno.

Dato che il motore di ricerca è lo strumento principale usato da tutti gli utenti per tutte le ricerche, un accessorio molto utile è la toolbar, o barra degli strumenti, che si può aggiungere alla pagina di presentazione del proprio programma di navigazione, per esempio Explorer. La presenza della barra degli strumenti di Google permette di effettuare ricerche con Google senza doversi prima spostare al sito di Google, direttamente dalla pagina in cui ci si trova, qualsiasi sia.

Occorre, per scaricare la barra, spostarsi alla pagina http://toolbar.google.com, e scegliere nel riquadro «Choose Your Language and Download» la lingua in cui si preferisce avere la barra degli strumenti. Non tutte le lingue sono disponibili, ma c’è comunque una scelta piuttosto ricca. Esiste perfino la lingua «hacker», quella dei maghi dell’informatica, scegliendo la quale si è posti davanti allo spettacolo desolante (per chi non capisce) di questa paginata:

+EH GO09LE +OOlB@r 1NtEGr@+E5 TeH WoRLd'$ B35t w38 $3@RCH 1n+O IN+ERnet exPL0rEr (iE). $E@rCh th3 weB U$1NG 9OOGL3 8Y +Yp1ng +erm5 1NT0 4 534rCH B0X0R 1n 1e'S toOLB4R @R34. @nD, 4cC355 0UR 9RE@+ 4dV@NceD W3B Ph34tUr3S WIth 4 51n9l3 CL1CK

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* M$ IE v. 5 o l83r

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Windows NT/2000/XP

Windows 95/98/ME

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i 4GR33 2 TEH T3RMZ 0F US3! - iN5Tall T3h Google +0olB@r

(c)2003 GoogleSi tenga presente che la scelta della lingua preferita non necessariamente coincide con la scelta del sito nazionale di Google che si preferisce usare. Vedremo poi, parlando delle opzioni, che è possibile, per esempio, avere la barra degli strumenti in inglese e scegliere come sito nazionale di Google www.google.fr, ossia quello francese.Dopo avere scelto la lingua, basta cliccare su «Download Google Toolbar» e avviene il trasferimento del file che servirà a installare la barra. Al termine dello scaricamento, cliccando su «open» si dà luogo all’installazione. Una delle domande che vengono poste è «Please select a Google site to use for your searches». Come si vede, quindi la scelta del sito nazionale di riferimento è indipendente dalla lingua scelta per la barra. Inoltre, come si è mostrato nelle unità precedenti, qualsiasi impostazione nazionale può essere "forzata" utilizzando la pagina dei «Language tools».La barra si presenta così:
Cominciando da sinistra, ecco le principali caratteristiche. Il primo riquadro è un menù a tendina (quelli che, cliccandoci sopra, si aprono scendendo come certe tendìne) e ha diverse opzioni. La prima prevede il ritorno alla «Google Home Page» ed è utile per esempio quando si ha bisogno di ricorrere ai «Language tools». Infatti, l’opzione «language tools» in certi casi non compare sulla pagina di ricerca, perciò per ripristinare tale link si può andare alla pagina principale, dove è sempre presente.La seconda opzione riguarda la «advanced search», e ne abbiamo già parlato nelle scorse unità. Serve per stabilire criteri di ricerca più precisi della ricerca semplice, che comportano la presenza obbligatoria di determinate stringhe nei siti cercati, o l’assenza obbligatoria di altre stringhe, la presenza delle parole nella sequenza indicata oppure alla rinfusa; la presenza di file di un solo formato (per esempio si possono richiedere soltanto i siti in formato .doc, o .xls, o in formato preimpaginato .pdf), oppure allo stesso modo escludere file in determinati formati; è possibile porre limiti di tempo, richiedendo soltanto le pagine aggiornate da meno di un anno, sei mesi o tre mesi; è possibile specificare un intervallo all’interno del quale devono essere presenti numeri: per esempio, se indico «Return web pages containing numbers between 1958 and 1968» ricavo solo risultati che abbiano al loro interno un numero compreso in questo intervallo (e quindi, in questo caso, riferiti perlopiù a eventi di questo decennio); è possibile specificare in quale parte della pagina devono essere presenti le parole chiave: se nel titolo, nel corpo del testo o altrove; infine, è possibile specificare in quale dominio va cercata l’informazione: è quindi previsto che un utente indichi in questo campo, per esempio, «.edu» per cercare solo siti con questo suffisso, oppure anche un sito per esteso, per esempio «www.logos.it».Dal menù a tendina la seconda opzione è «Google images», ed è anche questa potenzialmente molto utile per i traduttori. Attraverso questa opzione si accede alla pagina Google Image Search (http://www.google.com/imghp). Se si inserisce qui una parola o una stringa, si ha come risultato immagini che hanno attinenza con quella parola. Se, per esempio, inserisco «badger», ottengo come risultato prevalentemente fotografie del mammifero in questione, che posso riconoscere e nominare nella mia lingua, se questa è diversa dall’inglese. Di fronte a questa foto
è facile fare a meno del dizionario ed essere certi di quello di cui si sta parlando.

Si noti che questo metodo di traduzione elude i normali schemi del processo traduttivo. Infatti in questo caso non è il segno linguistico a essere tradotto; si ha invece un’icona (che non necessita di traduzione semantica se non per un non vedente) che ogni parlante interpreta (ma sappiamo che il grado di interpretabilità delle icone è molto inferiore a quello dei simboli) e, se necessario, traduce in parole nella propria lingua madre. In linea di principio, se tutte le traduzioni potessero essere svolte in questo modo, il grado di arbitrarietà delle scelte traduttive sarebbe molto ridotto. Ma naturalmente ciò non è possibile perché, innanzitutto, non tutte le parole sono riconducibili a icone (si pensi per esempio alle parole astratte, o agli articoli o alle preposizioni) e, in secondo luogo, i testi non sono fatti solo di lessico, ma anche di combinazione del lessico.Come si vede, la tecnologia offre nuovi modi anche di tradurre. Nella prossima unità continueremo l’esame della Google Toolbar.

 

Riferimenti Bibliografici

FREUD SIGMUND L’interpretazione dei sogni in Opere vol. 3 Torino Boringhieri a cura di C. L. Musatti 1966.

FREUD SIGMUND The Interpretation Of Dreams translated by A. A. Brill London G. Allen & company 1913.

GOOGLE, disponibile nel world wide web all’indirizzo http://www.google.com/, consultato il 7 aprile 2004.

Google Image Search (http://www.google.com/imghp)Google Toolbar http://toolbar.google.com


1 Freud 1900: 97.


 



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