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25 - L'ossimoro degli equivalenti diversi

«Se trata de una traducción del ruso [...] titulada en esta lengua Three Pairs of Silk Stockings o Tres pares de medias de seda. Lo publicó [...] en 1931, lleva como subtítulo Novela de la vida de la clase culta bajo los soviets»1.

"It is a translation from Russian [...] titled Three Pairs of Silk Stockings, published [...] in 1931, and bearing the subtitle A novel of the life of the educated class under the Soviet"2.

Abbiamo visto che Komissàrov suddivide le "equivalenze" funzionali a seconda che preservino lo scopo, la situazione o i mezzi descrittivi. Pur avendo già preso le distanze dall'equivalenza in questo modo, la sua argomentazione prosegue trattando i vari altri tipi di variazioni (tra i due testi funzionalmente "equivalenti") che si riscontrano.

Il primo tipo di variazione riguarda il continuum generalizzazione/specificazione, anche se il termine russo usato, detalizacija, fa risaltare della specificazione in particolare l'aspetto della, per così dire, "particolareggiarità".

Essa può comprendere l'indicazione diretta di un diverso numero di particolari caratteristici della data situazione. Di conseguenza le comunicazioni sinonimiche si distingueranno per grado di esplicitezza. Alcuni elementi in alcune comunicazioni saranno nominati, mentre in altre resteranno solo sottintesi, facilmente ricavabili dalla comunicazione, ma non direttamente compresi nella sua composizione. Tali elementi possono essere considerati ridondanti (63; neretto aggiunto).

Come si vede, il problema legato all'uso produttivo dei concetti di «equivalenza» e «sinonimia» è simile, perché entrambi possono essere presi alla lettera oppure considerati in modo approssimativo. Terminologia a parte, siamo alla questione della maggiore o minore didascalicità di un atto di mediazione linguistica, a seconda che si ritenga il lettore modello capace o no di fare i collegamenti che il testo dà per scontati. Secondo Komissàrov esistono anche peculiarità linguospecifiche che determinano problemi di traducibilità. Ecco alcuni esempi:

PT I saw there was a question asked.
MT Ho visto dai giornali che c'è stata un'interrogazione

PT "Will you come here, my- Miss?" Jean went.
MT «Prego, entri, mi... miss». Jean entrò dietro di lui.

PT People went into rooms as if they meant to stay there.
MT Ognuno si sistemò nella propria camera come se si apprestasse a stabilirvisi per sempre.

Il traduttore ha ritenuto necessario specificare dettagli inespressi nel prototesto.

Il secondo tipo di variazione riguarda il modo in cui gli elementi descritti nell'enunciato sono in relazione tra loro. Komissàrov ritiene che determinate relazioni tra elementi possano risultare "logiche" in una lingua e "illogiche" in un'altra. Vediamo un esempio:

PT He was thin and tentative as he slid his birth certificate from Puerto Rico across the desk.
MT Era magro e insicuro mentre porgeva il certificato portoricano di nascita.

(Qui tra l'altro credo ci possa essere un problema di comprensione, perché «thin» in questo caso non penso si riferisca alla magrezza, ma al pallore, alla fiochezza.) E alcuni proverbi:

PT It is a good horse that never stumbles.
MT1 Il buon cavallo non inciampa mai.
MT2 Il cavallo che non inciampa è talmente buono che cavalli così non ne esistono.

La seconda versione, proposta da Komissàrov come indispensabile perché il lettore russo capisca bene, non fa onore alla concezione che Komissàrov ha del lettore russo, che di certo è più acuto di quanto Komissàrov non supponga. Inoltre, come tutte le traduzioni specificanti, disambigua il prototesto, precludendo interpretazioni diverse da quella imposta dal traduttore. Lo stesso accade in quest'altro esempio:

PT It is an ill wind that blows nobody good.
MT1 Il vento cattivo non porta bene a nessuno.
MT2 Il vento che non porta bene a nessuno è talmente cattivo che un vento simile non esiste.

Ma la soluzione prediletta da Komissàrov è l'uso di un proverbio russo, e precisamente:

Kon´ o četyrëh nogah i to spotykaetsja

(Anche un cavallo con quattro zampe inciampa)

Inutile ripetere che, come equivalenza, quest'ultima traduzione elimina qualsiasi connotazione del testo come testo tradotto, che rischia di essere percepito come un originale, quindi come un falso.

Un terzo tipo di variazione riguarda la relazione di ribaltamento, in cui, per esempio, anziché affermare qualcosa si nega il suo "contrario" (naturalmente, se si è incapaci di definire «sinonimo», problemi simili si avranno con «contrario») o quando una costruzione passiva si trasforma in attiva o viceversa. Anche queste trasformazioni sono da Komissàrov considerate «sinonimiche» (65). Esempi:

 

PT Do I look all right?
MT Ho un aspetto decoroso?

 

PT Will you marry me, Lady Aline?
MT Volete che diventi vostro marito, Lady Aline?

Questo tipo di variazione si verifica soprattutto quando il traduttore percepisce come inopportuna la presentazione di un oggetto (inanimato) come soggetto di un'azione, ossia quando ritiene inopportuna la personificazione. Un problema probabilmente schiettamente culturale, non linguistico, anche se Komissàrov attribuisce alla lingua inglese un uso più frequente di questa figura retorica, detta anche «prosopopea». Esempi:

 

PT Last year witnessed a sharp increase of production in this country.

MT L'anno scorso nel nostro paese c'è stato un netto aumento della produzione.

PT The mentality and methods of these "world-conquerors" need little comment.
MT La mentalità e i metodi di questi "conquistatori del mondo" non hanno bisogno di molti commenti

PT "You'll make yourself ill," said Betsey, "and you know that will not be good either for you or for my God-daughter" (Dickens).
MT «Finirete per ammalarvi» disse Betsey «e questo può finire male sia per voi sia per la mia figlioccia».

Komissàrov è il primo a rendersi conto che le versioni così ottenute non sono affatto "equivalenti", tant'è vero che scrive:

Un metodo simile di descrizione della situazione si usa molto più spesso nella lingua inglese che nella russa. Di conseguenza la comunicazione, in traduzione, ha una diversa vettorialità (66).

In altre parole, il fatto che l'azione sia subita anziché "agita" modifica, oltre alla grammatica, anche la percezione da parte del lettore.

Un quarto tipo di variazione riguarda la distribuzione dei singoli elementi nell'enunciato. Tale variazione è attribuita da Komissàrov, che si occupa esclusivamente degli aspetti linguistici della traduzione, a differenze tra le lingue:

La possibilità di unione e la consequenzialità della descrizione degli elementi a volte risulta eterogenea nelle diverse lingue. In questi casi l'ordine degli elementi nel testo della traduzione può essere diverso che nell'originale, per esempio:

PT Remarkable constitution, too, and lets you see it: great yachtsman.
MT È un ottimo yachtsman, ha una costituzione notevole, e lo sa far vedere.

A volte la redistribuzione degli elementi riguarda più enunciati, nel senso che un elemento viene spostato da un enunciato a quello adiacente. Anche in questo caso si tratterebbe di "equivalenza". Riporto l'esempio di Komissàrov.

Marina per molto tempo non è arrivata. Svetlana l'aspettava nel laboratorio. Finalmente è arrivata. = Marina non arrivava. Svetlana l'ha aspettata a lungo. Finalmente è arrivata in laboratorio (67).

A volte tale artificio traduttivo avrebbe lo scopo di conseguire semplicità e naturalezza a un discorso parlato:

PT I haven't had a joint with you, old man, since we went up to Carmarthen Van in that fog before the war. Remember? (Galsworthy)
MT Ricordi quando ci siamo arrampicati nella nebbia a Carmarthen Van subito dopo la guerra? È stata la nostra ultima passeggiata insieme, vecchio mio.

Nell'esempio riportato, oltre a cambiare l'ordine degli elementi, cambia più o meno ogni elemento, compresa la posizione rispetto alla guerra. Nella prossima unità ci occuperemo delle "equivalenze" non funzionali, ma semantiche.

  

Riferimenti Bibliografici

KOMISSAROV V. N. Teorija perevoda (lingvističeskie aspekty), Moskvà, Vysšaja škola, 1990, ISBN 5-06-001057-0.

MARÍAS J. Negra espalda del tiempo, Punto de lectura, 2000 (edizione originale 1998), ISBN 84-663-0007-7.

MARÍAS J. Dark Back of Time, New York, New Directions, 2001 (translated by Esther Allen), ISBN 0-8112-1466-4.


1 Marías 2000, p. 260.
2 Marías 2001, p. 210-211.