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Esercizi di verifica

1. La fase di produzione del processo traduttivo può essere suddivisa in:

  • A) attualizzazione e interpretazione
  • B) psicologica e dinamica
  • C) stesura e strutturazione testuale
  • D) analisi e sintesi

2. Per la traduzione, il prototesto viene frammentato in unità:

  • A) a seconda che si tratti di un testo normativo, argomentativo o descrittivo
  • B) più o meno lunghe a seconda della quantità di tempo a disposizione e della possibilità e capacità di elaborazione del traduttore
  • C) dai traduttori meno esperti
  • D) a norma della ISO 2384, comma 7.

3. Scegliere l'opzione corretta:

  • A) ogni testo è traduzione della cultura da cui nasce
  • B) ogni cultura è traduzione del testo da cui nasce
  • C) ogni traduzione è cultura del testo da cui nasce
  • D) ogni testo è una cultura della traduzione da cui nasce

4. Perché la traduzione sia leggibile, va trasformata:

  • A) da prototesto in metatesto
  • B) da provvisoria a definitiva
  • C) da metatesto1 in metatesto2
  • D) da descrizione di materiale mentale in testo

5. Lo studioso Mihaìl Mihajlovic Bahtìn, di origine estone, sostiene che:

  • A) L'esperienza individuale conscia non è una datità primaria
  • B) Non sostiene nulla: Bahtìn non è di origine estone
  • C) Più si fa chiara un'idea, più si avvicina ai prodotti formalizzati della creatività scientifica
  • D) L'esperienza individuale conscia è già ideologica

6. Voloshinov chiama:

  • A) l'inconscio freudiano "ideologia privata"
  • B) il preconscio freudiano "ideologia formalizzata"
  • C) l'ideologia privata del traduttore "ideologia sovrapposta"
  • D) Voloshinov non esiste, è solo uno pseudonimo di Bahtìn

7. L'ideologia privata dell'autore e l'ideologia privata del traduttore:

  • A) non contano in traduzione, poiché sono in gioco le ideologie della cultura emittente e ricevente
  • B) sono regolarmente sostituite una dall'altra, come sostiene Voloshinov
  • C) molto difficilmente coincidono
  • D) non contano in traduzione, perché dev'essere oggettiva

8. Mel'chuk è noto per:

  • A) avere applicato all'informatica il concetto di "parafrasi sinonimica"
  • B) avere sostenuto che la sinonimia perfetta npon può esistere
  • C) il sistema senso⇔contesto
  • D) il sistema consenso⇔testo

9. Il sistema Mel'chukiano:

  • A) è basato sulla psicologia dell'età evolutiva
  • B) ignora il funzionamento della mente, si concentra solo pragmaticamente sui risultati
  • C) tiene conto del lavorio dell'inconscio
  • D) si basa sulla psicologia cognitivistica

10. Scegliere l'opzione corretta:

  • A) la "generazione del testo" è un aspetto della grammatica generazionale
  • B) secondo Zock la "generazione del testo" è spiegabile in termini quantistici
  • C) secondo Zock la "generazione del testo" è spiegabile in termini sistemici
  • D) La mente umana elabora il linguaggio scomponendolo in "unità di elaborazione"

11. La frase viene concepita

  • A) per gruppi lessematici
  • B) morfema per morfema
  • C) parola per parola, la coerenza viene dopo
  • D) avendo in mente fin dall'inizio la struttura complessiva

12. La mente ha anche una memoria volatile

  • A) che si azzera ogni volta che si cambia filone di pensiero
  • B) come la RAM
  • C) come la ROM
  • D) come la REM

13. La generazione del testo orale vede susseguirsi brevi fasi di

  • A) esecuzione e progettazione
  • B) esotizzazione e progettazione
  • C) esecuzione e procrastinazione
  • D) manipolazione e coesione

14. La traduzione interlinguistica di una frase è costituita da:

  • A) due processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al verbale
  • B) tre processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al grammaticale, dal grammaticale al verbale
  • C) centinaia di microprocessi traduttivi
  • D) quattro processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al protolinguistico, dal protolinguistico al metalinguistico, dal mentale al verbale

15. Il linguaggio interno, secondo Wittgenstein, consiste nel

  • A) annotare le proprie esperienze interiori per uso privato
  • B) esprimere con la voce i sentimenti, gli stati d'animo e il resto
  • C) annotare o connotare esperienze per uso privato
  • D) esprimere con la voce le proprie esperienze interiori per l'uso privato del traduttore

16. Solipsismo del maniaco e generalità umana

  • A) sono per Steiner due estremi all'interno dei quali si collocano le possibilità effettive di comunicazione soltanto in caso di disturbi nevrotici
  • B) sono per Wittgenstein i due errori da non commettere quando si vuole comunicare
  • C) sono per Steiner due delle possibilità per attuare una strategia comunicativa
  • D) sono per Steiner due estremi all'interno dei quali si collocano le possibilità effettive di comunicazione

17. Il secondo livello di coscienza metalinguistica

  • A) è quello del traduttore, che conosce lingue e culture diverse da quella originaria
  • B) è quello del linguista, che si accorge della componente culturale della semiosi
  • C) consiste nel rendersi conto della componente individuale della semiosi
  • D) è quello che solitamente caratterizza il semiotico, che spazia in ambito extralinguistico

18. La connotazione

  • A) rende possibile la comunicazione interpersonale
  • B) rende impossibile la comunicazione interpersonale
  • C) favorisce il dialogo tra persone con background culturali diversi
  • D) influenza le possibilità di comunicazione e di non detto

19. Secondo Steiner, il linguaggio

  • A) nasce come langue e poi si trasforma in parole
  • B) nasce da una dimensione enunciativa e poi tende al connotazionale
  • C) è un fatto privato da indagare individuo per individuo
  • D) nasce come privato, poi cerca una dimensione pubblica

20. Per "adattamento" si intende

  • A) una traduzione molto libera
  • B) un testo talmente diverso dal prototesto da non potersi considerare "traduzione"
  • C) un processo assimilabile a quello traduttivo
  • D) un processo non assimilabile alla traduzione interlinguistica

21. L'adattamento riguarda

  • A) esclusivamente la traduzione intersemiotica
  • B) soprattutto i tratto soprasegmentali
  • C) soprattutto l'indicibile
  • D) soprattutto il non-detto

22. La cellula della semiosfera corrisponde a

  • A) un'entità all'interno della quale si sviuppa una cultura comune
  • B) un singolo parlante
  • C) una nazione
  • D) una regione omeolinguistica

23. Per Even-Zohar, il sistema "letteratura tradotta"

  • A) è indispensabile per analizzare l'intraducibilità del non-detto culturale
  • B) è un sistema borderline
  • C) è un concetto inutile, poiché nel polisistema letterario comunque i singoli sistemi sono tradotti
  • D) è un concetto centrale che però, purtroppo, in molte culture viene ignorato

24. Nella traduzione esistono due tendenze, secondo Even-Zohar

  • A) quella a creare prototesti letterari e quella a creare metatesti letterari
  • B) quella a creare testi letterari e quella a creare testi tecnici
  • C) quella a creare testi letterari e quella a creare metatesti letterari
  • D) quella a creare testi saggistici e quella a creare metatesti letterari

25. Secondo Even-Zohar, le culture periferiche

  • A) sono marginali
  • B) sono arretrate
  • C) sono secondarie
  • D) sono più innovabili

26. In traduzione, "fedeltà" significa:

  • A) non tradire mail il prototesto
  • B) quello che significa al di fuori
  • C) non tradire mai il lettore
  • D) non dove mai dire "mi dispiace"

27. Secondo Steiner,

  • A) La formulazione di fedeltà è disperatamente vaga
  • B) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è un mattone fondante della traduttologia
  • C) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è poco moderna
  • D) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è indispensabile

28. Una traduzione letterale

  • A) è una traduzione fedele
  • B) è la traduzione, per esempio, della Bibbia secondo Longxi
  • C) è una traduzione autentica
  • D) è una traduzione poco leggibile

29. Lo scopo della traduzione si scontra con l'etnocentrismo di ogni cultura

  • A) secondo i formalisti
  • B) secondo Longxi
  • C) secondo Antoine Berman
  • D) secondo Steiner

30. Adattamento del lettore al testo significa

  • A) conferimento al lettore di informazioni necessarie per la codifica testuale
  • B) creare un residuo traduttivo notevole da parte del traduttore
  • C) che il lettore si trova a leggere in lingua originale testi che non sono mai stati tradotti
  • D) poca attenzione al ruolo del traduttore come mediatore culturale

31. "Letteralità"

  • A) si riferisce all'interpretazione letterale da parte della scuola ebraica dei testi delle Sacre Scritture
  • B) è un'incapacità insita nella cultura cinese di esprimere concetti astratti, orientandosi dunque su quelli concreti
  • C) Secondo Munday questo termine può essere usato solo con accezione positiva
  • D) è un sinonimo di "approccio letterale" e può riferirsi sia alla singola parola che al testo nel suo complesso

32. "Equivalenza":

  • A) è un concetto molto recente nella scienza della traduzione
  • B) etimologicamente significa che due cose "hanno lo stesso valore"
  • C) secondo Peirce è un fenomeno oggettivo
  • D) quella intellettuale viene paragonata da Peirce a quella testuale

33. La teoria della traduzione totale

  • A) ha un antecedente in un saggio di J. C.Catford del 1965
  • B) è stata introdotta per la prima volta in campo traduttologico da P. Torop nel 1995
  • C) secondo Catford si basa su un principio di equivalenza assoluta tra PT e MT
  • D) per Catford scaturisce da un interscambio tra elementi equivalenti

34. Le regole traduttive

  • A) sono una generalizzazione molto utile nell'analisi del processo traduttivo
  • B) riguardano solo la probabilità che una singola parola sia tradotta con un'altra singola parola
  • C) tengono conto del contesto e sono ad esso strettamente collegate
  • D) secondo Catford non sono semplici dati statistici

35. U. Eco nel suo Translated and Being Translated

  • A) insinua nel lettore il dubbio che un testo possa essere fedele ma non letterale
  • B) sostiene che una traduzione letterale è necessariamente fedele al prototesto
  • C) considera la fedeltà una categoria inaccettabile sul piano scientifico
  • D) sostiene che il senso di un testo coincide con il suo significato letterale

36. Quine definisce "indeterminatezza della traduzione"

  • A) nel senso che la traduzione è unica e il senso non ne viene modificato a seconda del contesto
  • B) come il fenomeno generato dalla lettura ingenua del prototesto
  • C) come il fatto che la parola tradotta va sempre contestualizzata
  • D) come il fatto che si possano produrre varie traduzioni a seconda dell'analisi compiuta su un testo

37. Secondo Komissarov (esponente della scuola sovietica) "equivalenza" significa:

  • A) che l'intero contenuto del prototesto è conservato
  • B) le varie versioni si distinguono per un diverso registro linguistico, ma il contenuto è identico
  • C) la parte da conservare è scelta in base a considerazioni del traduttore
  • D) che lo scopo della comunicazione non ha rilevanza in traduzione e che gli enunciati hanno un senso univoco

38. Secondo Komissarov il secondo tipo di variazione:

  • A) accentua il residuo traduttivo
  • B) riguarda il modo in cui elementi descritti nell'enunciato sono in relazione tra loro
  • C) genera un metatesto poco "credibile"
  • D) nasce quando il traduttore "falsa" nella sua traduzione alcune caratteristiche del contenuto del prototesto

39. Un terzo tipo di variazione secondo Komissarov:

  • A) avviene quando il metatesto è molto esplicativo per il lettore ma poco fedele al prototesto
  • B) è relativa alla distribuzione degli elementi nell'enunciato
  • C) riguarda solo variazioni stilistiche e non di contenuto
  • D) avviene quando anziché affermare qualcosa si nega il suo contrario (relazione di ribaltamento)

40. La traduzione libera secondo Vives:

  • A) non è fedele al prototesto
  • B) dà al traduttore maggiori possibilità interpretative
  • C) è quella in cui manca una corrispondenza tra parola del prototesto e del metatesto
  • D) è la via più indicata da seguire nell'intepretazione di un testo

41. "Mixed Modes" secondo Locke:

  • A) sono codifiche diverse del prototesto
  • B) sono modi del singolo individuo di accorpare concetti disparati nella realtà esterna
  • C) portano alla "decodifica aberrante" del prototesto
  • D) sono la naturale conseguenza di una traduzione libera.

42. Le traduzioni secondo Schopenhauer

  • A) sono sempre incomplete, zoppe o monche
  • B) sono fedeli al prototesto
  • C) hanno come conseguenza una decodifica completa del prototesto senza residuo traduttivo
  • D) hanno come risultato un metatesto con le stesse caratteristiche di veridicità del prototesto

43. L'obbligo secondo Whorf

  • A) non esiste, il traduttore è sempre libero
  • B) è un concetto contrapposto a quello della libertà traduttiva
  • C) subentra con la consapevolezza metalinguistica in età scolare
  • D) è la lingua stessa con il contratto che vi è racchiuso

44. La traduzione Derridiana

  • A) è una concezione autoreferenziale della traduzione, che non si prefigge comunicazione con l'esterno
  • B) ha come fine essenziale la comunicazione verso l'esterno
  • C) è immagine/copia del prototesto
  • D) impone al traduttore dei vincoli sia verso il prototesto che verso il lettore

45. Secondo Van Leuven Zwart lo scopo del modello comparativo è

  • A) aiutare il traduttore nella formazione di categorie di analisi testuale
  • B) confrontare PT e MT
  • C) descrivere cambiamenti microstrutturali a livello semantico, sintattico, pragmatico
  • D) fornire al traduttore una serie di informazioni utili affinché metatesto prodotto sia comprensibile alla cultura ricevente

46. I campi espressivi

  • A) sono rimandi interni a un testo
  • B) sono ripetizioni di parole, locuzioni frasi, forme grammaticali
  • C) se vengono manipolati, ciò avviene a discapito del contenuto del testo
  • D) sono forme espressive diverse di cui il traduttore si avvale

47. Secondo Vlahov e Florin una strategia traduttiva specificante

  • A) inserisce maggiori dettagli nel metatesto per agevolare la comprensione del lettore
  • B) trasforma elemento culturalmente neutro rispetto al contesto in elemento marcato
  • C) è il contrario di una semplice traslitterazione
  • D) non sempre agevola la comprensione del lettore anzi a volte la ostacola

48. Il termine "trascrizione"

  • A) pone enfasi sul suono
  • B) si riferisce al contenuto
  • C) è una questione di stile
  • D) si riferisce alla forma linguistica

49. L'appropriazione

  • A) si verifica quando il traduttore approfitta del suo ruolo attribuendo alla sua traduzione delle caratteristiche espressive o di contenuto che sono in realtà esclusivamente del prototesto
  • B) è una forma di plagio
  • C) è un adattamento di realia stranieri alla cultura ricevente
  • D) è l'opposto del calco semantico

50. La presenza di nomi propri in un testo

  • A) conferisce ad esso una connotazione "locale"
  • B) complica il lavoro del traduttore
  • C) ostacola la comprensione del lettore
  • D) si riscontra maggiormente nei testi antichi che in quelli moderni

51. Se si incontra un elemento di realia o un nome proprio

  • A) questo va necessariamente traslitterato
  • B) va mantenuto identico nel metatesto
  • C) il traduttore cercherà di ridurre al massimo l'eventuale residuo traduttivo
  • D) bisogna chiedersi in che cultura abbia origine e se traslitterare o adattare la grafia originaria

52. Che differenza sussiste tra lavoro dell'interprete e quello del filologo?

  • A) l'interprete ha a disposizione molto tempo per ricostruire il contesto, mentre il filologo un tempo minimo
  • B) l'interprete può rivedere interpretazione data a singoli elementi del testo anche grazie a opere critiche, cosa che al filologo non è possibile
  • C) nell'ampiezza delle unità di frammentazione del prototesto
  • D) non ci sono differenze in quanto entrambi operano su un prototesto trasformandolo in metatesto

53. Secondo il principio dell'adeguatezza, il metatesto

  • A) non risponde a nessun criterio, ma è un'entità a sé stante
  • B) risponde a criteri di massima descrizione del prototesto
  • C) deve essere più esplicito del prototesto
  • D) deve risultare da elaborazione primaria e secondaria del prototesto

54. V. N. Vološinov

  • A) è una firma usata da Bahtìn per alcuni suoi scritti espressione di posizioni diverse rispetto all'ideologia prevalente all'epoca
  • B) è un parente dello studioso Bahtìn
  • C) è uno pseudonimo usato da Peirce in alcuni suoi scritti
  • D) è uno studioso seguace della psicoanalisi freudiana

55. Il sistema Melchukiano

  • A) si basa esclusivamente su elementi algoritmici applicati allo studio del linguaggio
  • B) è di tipo generativo (descrive generazione del testo basandosi sul senso)
  • C) ha un limite: non lavora sulla connotazione, di cui ogni enunciato reale è denso
  • D) analizza dettagliatamente cosa avviene nella "scatola nera della mente"

56. I chunk mentali

  • A) sono unità di elaborazione, pezzi concettuali corrispondenti a gruppi nominali o proposizioni
  • B) sono unità di elaborazione mentale corrispondenti a singole parole
  • C) vengono utilizzati dallo scrivente indipendentemente dalla complessità dei concetti espressi
  • D) vengono tradotti: ciò equivale a proiettare la loro forma linguistica su una struttura concettuale

57. Il Pattern Matching

  • A) è un accoppiamento di enunciati
  • B) è un'individuazione di corrispondenze di modelli che porta alla prima stesura di un testo
  • C) è il corrispondente nella scienza della traduzione della elaborazione secondaria del sogno nella psicoanalisi freudiana
  • D) è un'abitudine espressiva

58. Tra linguaggio verbale e mentale

  • A) non ci sono particolari differenze, entrambi procedono alla stessa velocità
  • B) la differenza è che il primo è più veloce, il secondo è meno flessibile
  • C) la differenza sta nel fatto che linguaggio verbale procede in modo lineare mentre il pensiero è più simile a un ipertesto
  • D) non ci sono differenze, sono due elementi necessari da prendere in considerazione nell'analisi del processo traduttivo

59. In cosa consiste la generazione di un testo

  • A) in un unico passaggio dal linguaggio mentale a quello verbale
  • B) in una serie di minuscoli e impercettibili processi traduttivi che fanno la spola tra mentale e verbale
  • C) nell'esplicitare il ragionamento (linguaggio mentale) in una forma scritta comprensibile al lettore empirico del metatesto
  • D) è una combinazione di analisi e sintesi

60. Peirce e Wittgenstein...

  • A) non presentano analogie, esprimono concetti molto diversi tra loro
  • B) Wittgenstein sostiene l'oggettività della comunicazione privata rispetto a quella esterna, Peirce l'esatto contrario
  • C) pongono dei confini tra comunicazione pubblica e privata
  • D) hanno un'analogia che consiste nel fatto che per Wittgenstein ogni segno è legato a un'esperienza privata e al comportamento umano - concetto che si rifà alla triade peirceiana segno/interpretante/oggetto

61. Secondo Steiner, fondamento della comunicazione è:

  • A) un processo intersemiotico
  • B) la condivisione dello stesso linguaggio
  • C) una ragnatela di relazioni miste tra entità mentali e parole
  • D) mettere in comune esperienze comunicative diverse

62. Un bravo comunicatore, secondo Steiner

  • A) deve agire in modo intersemiotico, trasformando linguaggio mentale in verbale
  • B) deve avere una visione del mondo al di là del proprio particolare e una ricca esperienza di tipo linguistico/pratico
  • C) non è detto che sia anche un bravo traduttore
  • D) deve essere molto persuasivo

63. Un limite dell'essere umano:

  • A) consiste nel voler persuadere i suoi simili della correttezza assoluta delle proprie idee
  • B) consiste nel considerare la traduzione unico mezzo di comunicazione tra linguaggi diversi
  • C) è la mortalità; l'essere umano è unico nel suo genere e non ha altri limiti
  • D) consiste nell'illusione che il mondo culturale circostante sia uguale al proprio microcosmo

64. Secondo Even-Zohar la mediazione culturale

  • A) è un processo molto delicato composto da vari microprocessi
  • B) può avvenire secondo due atteggiamenti: 1) centripeto 2) centrifugo
  • C) non esiste. Ciò che avviene solitamente è un'appropriazione indebita, da parte dell'individuo, della cultura altrui.
  • D) è un processo naturale che scaturisce dal polisistema letterario

65. Secondo Toury nella scienza della traduzione:

  • A) esistono due linee di tendenza: source-oriented e target-oriented
  • B) le diverse tendenze portano alla creazione di diversi tipi di metatesto
  • C) non sempre un testo adeguato è accettabile o viceversa
  • D) il traduttore deve sempre sacrificare l'adeguatezza del prototesto in nome dell'accettabilità del metatesto

66. Quando un elemento estraneo entra a contatto con la cultura ricevente:

  • A) produce in essa una modificazione irreversibile
  • B) ne viene irrimediabilmente modificato
  • C) viene assimilato pur conservando la propria identità di elemento esterno
  • D) può venire assimilato da essa con negazione dell'identità oppure importato in essa conservando la propria identità.

67. Secondo Humboldt

  • A) il traduttore riesce sempre a essere fedele al prototesto
  • B) la fedeltà va indirizzata al carattere vero del prototesto
  • C) una traduzione non è sempre razionalizzante, anzi a volte può essere più implicita del prototesto
  • D) ciò che interessa in un testo da tradurre sono gli elementi comuni tra cultura emittente e ricevente

68. Il concetto di «equivalenza» in traduzione

  • A) ha radici antiche che risalgono al periodo precedente all'esistenza di una scienza della traduzione
  • B) è relativamente recente
  • C) è collegato al concetto di fedeltà
  • D) collega due codici naturali anisomorfi

69. Ogni cultura

  • A) ha la pretesa che solo la propria visione del mondo sia quella corretta
  • B) ha una classificazione del mondo molto schematica, come avviene in un negozio di ferramenta con i suoi articoli
  • C) ha parametri diversi per differenziare gli oggetti della realtà
  • D) deve tenere conto dei rimandi intertestuali

70. Komissarov parla delle equivalenze funzionali:

  • A) suddividendole a seconda che preservino scopo, situazione o mezzi descrittivi
  • B) in modo limitato, trattando solo le variazioni di contenuto ma non di stile
  • C) come di elementi di cui il traduttore si avvale nella disambiguazione del prototesto
  • D) come di uno strumento utile al traduttore per produrre un metatesto accettabile per la cultura ricevente

71. Se si incontra elemento di realia o nome proprio nel prototesto, non bisogna:

  • A) trascrivere la grafia originaria
  • B) adattare la grafia originaria
  • C) trascrivere la grafia non originaria, ma appartenente alla lingua in cui il testo era incidentalmente scritto
  • D) falsificare la grafia originaria

72. La significatività dei realia nel contesto

  • A) è un dato di fatto spesso non considerato dal traduttore
  • B) dipende dal fatto che siano estranei o propri alla cultura emittente
  • C) aumenta se vengono traslitterati nel metatesto
  • D) diminuisce se vengono trascritti nel metatesto

73.Come affrontare la traduzione dei realia:

  • A) è inutile stabilire regole generali, ma è meglio valutare vantaggi e svantaggi delle singole strategie traduttive
  • B) mantenendoli sempre tali e quali nel metatesto
  • C) in base alla cultura da cui provengono bisogna adottare una diversa strategia traduttiva
  • D) talvolta conviene tralasciarli per evitare "appesantimenti" culturali nel metatesto

74. Che differenza c'è tra neologismo semantico e calco?

  • A) il primo è il contrario del secondo
  • B) il neologismo si differenzia dal calco per assenza di un legame etimologico con la parola originale
  • C) nessuna differenza; sono sinonimi e non hanno legame etimologico con la parola originale
  • D) sono due esempi di realia che vanno traslitterati nel metatesto in modo diverso a seconda della cultura da cui provengono

75. Skyscraper

  • A) è un neologismo semantico
  • B) è un mezzo calco
  • C) è una parola inglese che conosce vari calchi
  • D) è un realia, che solitamente non viene tradotto

76. Gli elementi deittici in un testo

  • A) riflettono una concezione della realtà accettata da tutti, non solo da autore del PT e dal traduttore
  • B) nascono da una condivisione di coordinate spaziotemporali tra autore e lettore attentamente studiata, tutt'altro che ingenua
  • C) caratterizzano la relazione del testo con altre culture
  • D) danno per scontate le circostanze fisiche dell'enunciazione in termini assoluti (qui, ora, dopo)

77. Secondo alcuni studiosi il legame tra cultura occidentale e cultura cinese:

  • A) consiste nel fatto che condividono un approccio letterale alla realtà
  • B) consiste nel fatto che entrambe le culture sono incapaci di esprimere concetti concreti
  • C) non c'è legame, ma l'impossibilità di un approccio alla pari (il cinese sa esprimere solo concetti concreti)
  • D) riflette alcune contrapposizioni culturali esistenti tra confucianesimo e cristianesimo

78. Secondo Mel´čuk

  • A) il computer va fatto lavorare sulla competence (potenzialità espressiva del singolo parlante)
  • B) obiettivo del traduttore deve essere di far tradurre al PC enunciati reali
  • C) gli enunciati reali che traduttore incontra nel prototesto non vanno mai trasformati in base a norme prestabilite
  • D) Il modello senso-testo consta di due componenti: 1) linguistica 2) psicoanalitica

79. Lo studio del processo di sintesi, oggetto della terza parte di questo corso:

  • A) si occupa di un oggetto concreto, il testo, da cui nascono ragionamenti che portano all'elaborazione di pensieri
  • B) implica la difficoltà di avere a che fare con un oggetto invisibile e difficile da oggettivare: il pensiero
  • C) è la conseguenza dello studio del processo di analisi e presenta le stesse difficoltà
  • D) entra nel dettaglio della formazione del pensiero con tutti i risvolti psicologici che ciò comporta

80. Secondo Wittgenstein la lingua

  • A) è un labirinto di percorsi, in cui si fatica a mantenere l'orientamento
  • B) è uno strumento come tanti di esplicitazione del pensiero
  • C) ha una struttura multimediale, ossia è composta da codici diversi
  • D) corrisponde alla struttura profonda del pensiero, sulla scia della teoria homskiana