Esercizi di verifica
1. La fase di produzione del processo traduttivo può essere suddivisa in:
- A) attualizzazione e interpretazione
- B) psicologica e dinamica
- C) stesura e strutturazione testuale
- D) analisi e sintesi
2. Per la traduzione, il prototesto viene frammentato in unità:
- A) a seconda che si tratti di un testo normativo, argomentativo o descrittivo
- B) più o meno lunghe a seconda della quantità di tempo a disposizione e della possibilità e capacità di elaborazione del traduttore
- C) dai traduttori meno esperti
- D) a norma della ISO 2384, comma 7.
3. Scegliere l'opzione corretta:
- A) ogni testo è traduzione della cultura da cui nasce
- B) ogni cultura è traduzione del testo da cui nasce
- C) ogni traduzione è cultura del testo da cui nasce
- D) ogni testo è una cultura della traduzione da cui nasce
4. Perché la traduzione sia leggibile, va trasformata:
- A) da prototesto in metatesto
- B) da provvisoria a definitiva
- C) da metatesto1 in metatesto2
- D) da descrizione di materiale mentale in testo
5. Lo studioso Mihaìl Mihajlovic Bahtìn, di origine estone, sostiene che:
- A) L'esperienza individuale conscia non è una datità primaria
- B) Non sostiene nulla: Bahtìn non è di origine estone
- C) Più si fa chiara un'idea, più si avvicina ai prodotti formalizzati della creatività scientifica
- D) L'esperienza individuale conscia è già ideologica
- A) l'inconscio freudiano "ideologia privata"
- B) il preconscio freudiano "ideologia formalizzata"
- C) l'ideologia privata del traduttore "ideologia sovrapposta"
- D) Voloshinov non esiste, è solo uno pseudonimo di Bahtìn
7. L'ideologia privata dell'autore e l'ideologia privata del traduttore:
- A) non contano in traduzione, poiché sono in gioco le ideologie della cultura emittente e ricevente
- B) sono regolarmente sostituite una dall'altra, come sostiene Voloshinov
- C) molto difficilmente coincidono
- D) non contano in traduzione, perché dev'essere oggettiva
- A) avere applicato all'informatica il concetto di "parafrasi sinonimica"
- B) avere sostenuto che la sinonimia perfetta npon può esistere
- C) il sistema senso⇔contesto
- D) il sistema consenso⇔testo
- A) è basato sulla psicologia dell'età evolutiva
- B) ignora il funzionamento della mente, si concentra solo pragmaticamente sui risultati
- C) tiene conto del lavorio dell'inconscio
- D) si basa sulla psicologia cognitivistica
10. Scegliere l'opzione corretta:
- A) la "generazione del testo" è un aspetto della grammatica generazionale
- B) secondo Zock la "generazione del testo" è spiegabile in termini quantistici
- C) secondo Zock la "generazione del testo" è spiegabile in termini sistemici
- D) La mente umana elabora il linguaggio scomponendolo in "unità di elaborazione"
- A) per gruppi lessematici
- B) morfema per morfema
- C) parola per parola, la coerenza viene dopo
- D) avendo in mente fin dall'inizio la struttura complessiva
12. La mente ha anche una memoria volatile
- A) che si azzera ogni volta che si cambia filone di pensiero
- B) come la RAM
- C) come la ROM
- D) come la REM
13. La generazione del testo orale vede susseguirsi brevi fasi di
- A) esecuzione e progettazione
- B) esotizzazione e progettazione
- C) esecuzione e procrastinazione
- D) manipolazione e coesione
14. La traduzione interlinguistica di una frase è costituita da:
- A) due processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al verbale
- B) tre processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al grammaticale, dal grammaticale al verbale
- C) centinaia di microprocessi traduttivi
- D) quattro processi traduttivi: dal verbale al mentale, dal mentale al protolinguistico, dal protolinguistico al metalinguistico, dal mentale al verbale
15. Il linguaggio interno, secondo Wittgenstein, consiste nel
- A) annotare le proprie esperienze interiori per uso privato
- B) esprimere con la voce i sentimenti, gli stati d'animo e il resto
- C) annotare o connotare esperienze per uso privato
- D) esprimere con la voce le proprie esperienze interiori per l'uso privato del traduttore
16. Solipsismo del maniaco e generalità umana
- A) sono per Steiner due estremi all'interno dei quali si collocano le possibilità effettive di comunicazione soltanto in caso di disturbi nevrotici
- B) sono per Wittgenstein i due errori da non commettere quando si vuole comunicare
- C) sono per Steiner due delle possibilità per attuare una strategia comunicativa
- D) sono per Steiner due estremi all'interno dei quali si collocano le possibilità effettive di comunicazione
17. Il secondo livello di coscienza metalinguistica
- A) è quello del traduttore, che conosce lingue e culture diverse da quella originaria
- B) è quello del linguista, che si accorge della componente culturale della semiosi
- C) consiste nel rendersi conto della componente individuale della semiosi
- D) è quello che solitamente caratterizza il semiotico, che spazia in ambito extralinguistico
- A) rende possibile la comunicazione interpersonale
- B) rende impossibile la comunicazione interpersonale
- C) favorisce il dialogo tra persone con background culturali diversi
- D) influenza le possibilità di comunicazione e di non detto
19. Secondo Steiner, il linguaggio
- A) nasce come langue e poi si trasforma in parole
- B) nasce da una dimensione enunciativa e poi tende al connotazionale
- C) è un fatto privato da indagare individuo per individuo
- D) nasce come privato, poi cerca una dimensione pubblica
20. Per "adattamento" si intende
- A) una traduzione molto libera
- B) un testo talmente diverso dal prototesto da non potersi considerare "traduzione"
- C) un processo assimilabile a quello traduttivo
- D) un processo non assimilabile alla traduzione interlinguistica
- A) esclusivamente la traduzione intersemiotica
- B) soprattutto i tratto soprasegmentali
- C) soprattutto l'indicibile
- D) soprattutto il non-detto
22. La cellula della semiosfera corrisponde a
- A) un'entità all'interno della quale si sviuppa una cultura comune
- B) un singolo parlante
- C) una nazione
- D) una regione omeolinguistica
23. Per Even-Zohar, il sistema "letteratura tradotta"
- A) è indispensabile per analizzare l'intraducibilità del non-detto culturale
- B) è un sistema borderline
- C) è un concetto inutile, poiché nel polisistema letterario comunque i singoli sistemi sono tradotti
- D) è un concetto centrale che però, purtroppo, in molte culture viene ignorato
24. Nella traduzione esistono due tendenze, secondo Even-Zohar
- A) quella a creare prototesti letterari e quella a creare metatesti letterari
- B) quella a creare testi letterari e quella a creare testi tecnici
- C) quella a creare testi letterari e quella a creare metatesti letterari
- D) quella a creare testi saggistici e quella a creare metatesti letterari
25. Secondo Even-Zohar, le culture periferiche
26. In traduzione, "fedeltà" significa:
- A) non tradire mail il prototesto
- B) quello che significa al di fuori
- C) non tradire mai il lettore
- D) non dove mai dire "mi dispiace"
- A) La formulazione di fedeltà è disperatamente vaga
- B) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è un mattone fondante della traduttologia
- C) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è poco moderna
- D) L'intera formulazione di "fedeltà", come l'abbiamo trovata ripetutamente nel dibattito sulla traduzione, è indispensabile
- A) è una traduzione fedele
- B) è la traduzione, per esempio, della Bibbia secondo Longxi
- C) è una traduzione autentica
- D) è una traduzione poco leggibile
29. Lo scopo della traduzione si scontra con l'etnocentrismo di ogni cultura
30. Adattamento del lettore al testo significa
- A) conferimento al lettore di informazioni necessarie per la codifica testuale
- B) creare un residuo traduttivo notevole da parte del traduttore
- C) che il lettore si trova a leggere in lingua originale testi che non sono mai stati tradotti
- D) poca attenzione al ruolo del traduttore come mediatore culturale
- A) si riferisce all'interpretazione letterale da parte della scuola ebraica dei testi delle Sacre Scritture
- B) è un'incapacità insita nella cultura cinese di esprimere concetti astratti, orientandosi dunque su quelli concreti
- C) Secondo Munday questo termine può essere usato solo con accezione positiva
- D) è un sinonimo di "approccio letterale" e può riferirsi sia alla singola parola che al testo nel suo complesso
- A) è un concetto molto recente nella scienza della traduzione
- B) etimologicamente significa che due cose "hanno lo stesso valore"
- C) secondo Peirce è un fenomeno oggettivo
- D) quella intellettuale viene paragonata da Peirce a quella testuale
33. La teoria della traduzione totale
- A) ha un antecedente in un saggio di J. C.Catford del 1965
- B) è stata introdotta per la prima volta in campo traduttologico da P. Torop nel 1995
- C) secondo Catford si basa su un principio di equivalenza assoluta tra PT e MT
- D) per Catford scaturisce da un interscambio tra elementi equivalenti
- A) sono una generalizzazione molto utile nell'analisi del processo traduttivo
- B) riguardano solo la probabilità che una singola parola sia tradotta con un'altra singola parola
- C) tengono conto del contesto e sono ad esso strettamente collegate
- D) secondo Catford non sono semplici dati statistici
35. U. Eco nel suo Translated and Being Translated
- A) insinua nel lettore il dubbio che un testo possa essere fedele ma non letterale
- B) sostiene che una traduzione letterale è necessariamente fedele al prototesto
- C) considera la fedeltà una categoria inaccettabile sul piano scientifico
- D) sostiene che il senso di un testo coincide con il suo significato letterale
36. Quine definisce "indeterminatezza della traduzione"
- A) nel senso che la traduzione è unica e il senso non ne viene modificato a seconda del contesto
- B) come il fenomeno generato dalla lettura ingenua del prototesto
- C) come il fatto che la parola tradotta va sempre contestualizzata
- D) come il fatto che si possano produrre varie traduzioni a seconda dell'analisi compiuta su un testo
37. Secondo Komissarov (esponente della scuola sovietica) "equivalenza" significa:
- A) che l'intero contenuto del prototesto è conservato
- B) le varie versioni si distinguono per un diverso registro linguistico, ma il contenuto è identico
- C) la parte da conservare è scelta in base a considerazioni del traduttore
- D) che lo scopo della comunicazione non ha rilevanza in traduzione e che gli enunciati hanno un senso univoco
38. Secondo Komissarov il secondo tipo di variazione:
- A) accentua il residuo traduttivo
- B) riguarda il modo in cui elementi descritti nell'enunciato sono in relazione tra loro
- C) genera un metatesto poco "credibile"
- D) nasce quando il traduttore "falsa" nella sua traduzione alcune caratteristiche del contenuto del prototesto
39. Un terzo tipo di variazione secondo Komissarov:
- A) avviene quando il metatesto è molto esplicativo per il lettore ma poco fedele al prototesto
- B) è relativa alla distribuzione degli elementi nell'enunciato
- C) riguarda solo variazioni stilistiche e non di contenuto
- D) avviene quando anziché affermare qualcosa si nega il suo contrario (relazione di ribaltamento)
40. La traduzione libera secondo Vives:
- A) non è fedele al prototesto
- B) dà al traduttore maggiori possibilità interpretative
- C) è quella in cui manca una corrispondenza tra parola del prototesto e del metatesto
- D) è la via più indicata da seguire nell'intepretazione di un testo
41. "Mixed Modes" secondo Locke:
- A) sono codifiche diverse del prototesto
- B) sono modi del singolo individuo di accorpare concetti disparati nella realtà esterna
- C) portano alla "decodifica aberrante" del prototesto
- D) sono la naturale conseguenza di una traduzione libera.
42. Le traduzioni secondo Schopenhauer
- A) sono sempre incomplete, zoppe o monche
- B) sono fedeli al prototesto
- C) hanno come conseguenza una decodifica completa del prototesto senza residuo traduttivo
- D) hanno come risultato un metatesto con le stesse caratteristiche di veridicità del prototesto
- A) non esiste, il traduttore è sempre libero
- B) è un concetto contrapposto a quello della libertà traduttiva
- C) subentra con la consapevolezza metalinguistica in età scolare
- D) è la lingua stessa con il contratto che vi è racchiuso
- A) è una concezione autoreferenziale della traduzione, che non si prefigge comunicazione con l'esterno
- B) ha come fine essenziale la comunicazione verso l'esterno
- C) è immagine/copia del prototesto
- D) impone al traduttore dei vincoli sia verso il prototesto che verso il lettore
45. Secondo Van Leuven Zwart lo scopo del modello comparativo è
- A) aiutare il traduttore nella formazione di categorie di analisi testuale
- B) confrontare PT e MT
- C) descrivere cambiamenti microstrutturali a livello semantico, sintattico, pragmatico
- D) fornire al traduttore una serie di informazioni utili affinché metatesto prodotto sia comprensibile alla cultura ricevente
- A) sono rimandi interni a un testo
- B) sono ripetizioni di parole, locuzioni frasi, forme grammaticali
- C) se vengono manipolati, ciò avviene a discapito del contenuto del testo
- D) sono forme espressive diverse di cui il traduttore si avvale
47. Secondo Vlahov e Florin una strategia traduttiva specificante
- A) inserisce maggiori dettagli nel metatesto per agevolare la comprensione del lettore
- B) trasforma elemento culturalmente neutro rispetto al contesto in elemento marcato
- C) è il contrario di una semplice traslitterazione
- D) non sempre agevola la comprensione del lettore anzi a volte la ostacola
- A) pone enfasi sul suono
- B) si riferisce al contenuto
- C) è una questione di stile
- D) si riferisce alla forma linguistica
- A) si verifica quando il traduttore approfitta del suo ruolo attribuendo alla sua traduzione delle caratteristiche espressive o di contenuto che sono in realtà esclusivamente del prototesto
- B) è una forma di plagio
- C) è un adattamento di realia stranieri alla cultura ricevente
- D) è l'opposto del calco semantico
50. La presenza di nomi propri in un testo
- A) conferisce ad esso una connotazione "locale"
- B) complica il lavoro del traduttore
- C) ostacola la comprensione del lettore
- D) si riscontra maggiormente nei testi antichi che in quelli moderni
51. Se si incontra un elemento di realia o un nome proprio
- A) questo va necessariamente traslitterato
- B) va mantenuto identico nel metatesto
- C) il traduttore cercherà di ridurre al massimo l'eventuale residuo traduttivo
- D) bisogna chiedersi in che cultura abbia origine e se traslitterare o adattare la grafia originaria
52. Che differenza sussiste tra lavoro dell'interprete e quello del filologo?
- A) l'interprete ha a disposizione molto tempo per ricostruire il contesto, mentre il filologo un tempo minimo
- B) l'interprete può rivedere interpretazione data a singoli elementi del testo anche grazie a opere critiche, cosa che al filologo non è possibile
- C) nell'ampiezza delle unità di frammentazione del prototesto
- D) non ci sono differenze in quanto entrambi operano su un prototesto trasformandolo in metatesto
53. Secondo il principio dell'adeguatezza, il metatesto
- A) non risponde a nessun criterio, ma è un'entità a sé stante
- B) risponde a criteri di massima descrizione del prototesto
- C) deve essere più esplicito del prototesto
- D) deve risultare da elaborazione primaria e secondaria del prototesto
- A) è una firma usata da Bahtìn per alcuni suoi scritti espressione di posizioni diverse rispetto all'ideologia prevalente all'epoca
- B) è un parente dello studioso Bahtìn
- C) è uno pseudonimo usato da Peirce in alcuni suoi scritti
- D) è uno studioso seguace della psicoanalisi freudiana
- A) si basa esclusivamente su elementi algoritmici applicati allo studio del linguaggio
- B) è di tipo generativo (descrive generazione del testo basandosi sul senso)
- C) ha un limite: non lavora sulla connotazione, di cui ogni enunciato reale è denso
- D) analizza dettagliatamente cosa avviene nella "scatola nera della mente"
- A) sono unità di elaborazione, pezzi concettuali corrispondenti a gruppi nominali o proposizioni
- B) sono unità di elaborazione mentale corrispondenti a singole parole
- C) vengono utilizzati dallo scrivente indipendentemente dalla complessità dei concetti espressi
- D) vengono tradotti: ciò equivale a proiettare la loro forma linguistica su una struttura concettuale
- A) è un accoppiamento di enunciati
- B) è un'individuazione di corrispondenze di modelli che porta alla prima stesura di un testo
- C) è il corrispondente nella scienza della traduzione della elaborazione secondaria del sogno nella psicoanalisi freudiana
- D) è un'abitudine espressiva
58. Tra linguaggio verbale e mentale
- A) non ci sono particolari differenze, entrambi procedono alla stessa velocità
- B) la differenza è che il primo è più veloce, il secondo è meno flessibile
- C) la differenza sta nel fatto che linguaggio verbale procede in modo lineare mentre il pensiero è più simile a un ipertesto
- D) non ci sono differenze, sono due elementi necessari da prendere in considerazione nell'analisi del processo traduttivo
59. In cosa consiste la generazione di un testo
- A) in un unico passaggio dal linguaggio mentale a quello verbale
- B) in una serie di minuscoli e impercettibili processi traduttivi che fanno la spola tra mentale e verbale
- C) nell'esplicitare il ragionamento (linguaggio mentale) in una forma scritta comprensibile al lettore empirico del metatesto
- D) è una combinazione di analisi e sintesi
- A) non presentano analogie, esprimono concetti molto diversi tra loro
- B) Wittgenstein sostiene l'oggettività della comunicazione privata rispetto a quella esterna, Peirce l'esatto contrario
- C) pongono dei confini tra comunicazione pubblica e privata
- D) hanno un'analogia che consiste nel fatto che per Wittgenstein ogni segno è legato a un'esperienza privata e al comportamento umano - concetto che si rifà alla triade peirceiana segno/interpretante/oggetto
61. Secondo Steiner, fondamento della comunicazione è:
- A) un processo intersemiotico
- B) la condivisione dello stesso linguaggio
- C) una ragnatela di relazioni miste tra entità mentali e parole
- D) mettere in comune esperienze comunicative diverse
62. Un bravo comunicatore, secondo Steiner
- A) deve agire in modo intersemiotico, trasformando linguaggio mentale in verbale
- B) deve avere una visione del mondo al di là del proprio particolare e una ricca esperienza di tipo linguistico/pratico
- C) non è detto che sia anche un bravo traduttore
- D) deve essere molto persuasivo
63. Un limite dell'essere umano:
- A) consiste nel voler persuadere i suoi simili della correttezza assoluta delle proprie idee
- B) consiste nel considerare la traduzione unico mezzo di comunicazione tra linguaggi diversi
- C) è la mortalità; l'essere umano è unico nel suo genere e non ha altri limiti
- D) consiste nell'illusione che il mondo culturale circostante sia uguale al proprio microcosmo
64. Secondo Even-Zohar la mediazione culturale
- A) è un processo molto delicato composto da vari microprocessi
- B) può avvenire secondo due atteggiamenti: 1) centripeto 2) centrifugo
- C) non esiste. Ciò che avviene solitamente è un'appropriazione indebita, da parte dell'individuo, della cultura altrui.
- D) è un processo naturale che scaturisce dal polisistema letterario
65. Secondo Toury nella scienza della traduzione:
- A) esistono due linee di tendenza: source-oriented e target-oriented
- B) le diverse tendenze portano alla creazione di diversi tipi di metatesto
- C) non sempre un testo adeguato è accettabile o viceversa
- D) il traduttore deve sempre sacrificare l'adeguatezza del prototesto in nome dell'accettabilità del metatesto
66. Quando un elemento estraneo entra a contatto con la cultura ricevente:
- A) produce in essa una modificazione irreversibile
- B) ne viene irrimediabilmente modificato
- C) viene assimilato pur conservando la propria identità di elemento esterno
- D) può venire assimilato da essa con negazione dell'identità oppure importato in essa conservando la propria identità.
- A) il traduttore riesce sempre a essere fedele al prototesto
- B) la fedeltà va indirizzata al carattere vero del prototesto
- C) una traduzione non è sempre razionalizzante, anzi a volte può essere più implicita del prototesto
- D) ciò che interessa in un testo da tradurre sono gli elementi comuni tra cultura emittente e ricevente
68. Il concetto di «equivalenza» in traduzione
- A) ha radici antiche che risalgono al periodo precedente all'esistenza di una scienza della traduzione
- B) è relativamente recente
- C) è collegato al concetto di fedeltà
- D) collega due codici naturali anisomorfi
- A) ha la pretesa che solo la propria visione del mondo sia quella corretta
- B) ha una classificazione del mondo molto schematica, come avviene in un negozio di ferramenta con i suoi articoli
- C) ha parametri diversi per differenziare gli oggetti della realtà
- D) deve tenere conto dei rimandi intertestuali
70. Komissarov parla delle equivalenze funzionali:
- A) suddividendole a seconda che preservino scopo, situazione o mezzi descrittivi
- B) in modo limitato, trattando solo le variazioni di contenuto ma non di stile
- C) come di elementi di cui il traduttore si avvale nella disambiguazione del prototesto
- D) come di uno strumento utile al traduttore per produrre un metatesto accettabile per la cultura ricevente
71. Se si incontra elemento di realia o nome proprio nel prototesto, non bisogna:
- A) trascrivere la grafia originaria
- B) adattare la grafia originaria
- C) trascrivere la grafia non originaria, ma appartenente alla lingua in cui il testo era incidentalmente scritto
- D) falsificare la grafia originaria
72. La significatività dei realia nel contesto
- A) è un dato di fatto spesso non considerato dal traduttore
- B) dipende dal fatto che siano estranei o propri alla cultura emittente
- C) aumenta se vengono traslitterati nel metatesto
- D) diminuisce se vengono trascritti nel metatesto
73.Come affrontare la traduzione dei realia:
- A) è inutile stabilire regole generali, ma è meglio valutare vantaggi e svantaggi delle singole strategie traduttive
- B) mantenendoli sempre tali e quali nel metatesto
- C) in base alla cultura da cui provengono bisogna adottare una diversa strategia traduttiva
- D) talvolta conviene tralasciarli per evitare "appesantimenti" culturali nel metatesto
74. Che differenza c'è tra neologismo semantico e calco?
- A) il primo è il contrario del secondo
- B) il neologismo si differenzia dal calco per assenza di un legame etimologico con la parola originale
- C) nessuna differenza; sono sinonimi e non hanno legame etimologico con la parola originale
- D) sono due esempi di realia che vanno traslitterati nel metatesto in modo diverso a seconda della cultura da cui provengono
- A) è un neologismo semantico
- B) è un mezzo calco
- C) è una parola inglese che conosce vari calchi
- D) è un realia, che solitamente non viene tradotto
76. Gli elementi deittici in un testo
- A) riflettono una concezione della realtà accettata da tutti, non solo da autore del PT e dal traduttore
- B) nascono da una condivisione di coordinate spaziotemporali tra autore e lettore attentamente studiata, tutt'altro che ingenua
- C) caratterizzano la relazione del testo con altre culture
- D) danno per scontate le circostanze fisiche dell'enunciazione in termini assoluti (qui, ora, dopo)
77. Secondo alcuni studiosi il legame tra cultura occidentale e cultura cinese:
- A) consiste nel fatto che condividono un approccio letterale alla realtà
- B) consiste nel fatto che entrambe le culture sono incapaci di esprimere concetti concreti
- C) non c'è legame, ma l'impossibilità di un approccio alla pari (il cinese sa esprimere solo concetti concreti)
- D) riflette alcune contrapposizioni culturali esistenti tra confucianesimo e cristianesimo
- A) il computer va fatto lavorare sulla competence (potenzialità espressiva del singolo parlante)
- B) obiettivo del traduttore deve essere di far tradurre al PC enunciati reali
- C) gli enunciati reali che traduttore incontra nel prototesto non vanno mai trasformati in base a norme prestabilite
- D) Il modello senso-testo consta di due componenti: 1) linguistica 2) psicoanalitica
79. Lo studio del processo di sintesi, oggetto della terza parte di questo corso:
- A) si occupa di un oggetto concreto, il testo, da cui nascono ragionamenti che portano all'elaborazione di pensieri
- B) implica la difficoltà di avere a che fare con un oggetto invisibile e difficile da oggettivare: il pensiero
- C) è la conseguenza dello studio del processo di analisi e presenta le stesse difficoltà
- D) entra nel dettaglio della formazione del pensiero con tutti i risvolti psicologici che ciò comporta
80. Secondo Wittgenstein la lingua
- A) è un labirinto di percorsi, in cui si fatica a mantenere l'orientamento
- B) è uno strumento come tanti di esplicitazione del pensiero
- C) ha una struttura multimediale, ossia è composta da codici diversi
- D) corrisponde alla struttura profonda del pensiero, sulla scia della teoria homskiana