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  La norma ISO 2384 - parte seconda

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  Conclusa la parte della norma 2384 sugli elementi obbligatori presenti nelle traduzioni, il resto della norma si occupa di altri aspetti, attinenti perlopiù alle modalità di presentazione.


ADESIONE ALLA STRUTTURA DELL'ORIGINALE

  Vanno rispettati i paragrafi e la loro eventuale numerazione (evidentemente la norma in questo punto si riferisce a testi tecnici, capitolati ecc.) e la suddivisione del testo originale in frasi.

  Eventuali differenze di contenuto tra traduzione e originale vanno specificate, spiegando se si tratta di omissioni, correzioni, riduzioni o aggiunte al testo, all'indice o alla bibliografia.


NOTE E BIBLIOGRAFIA

  Se i titoli delle opere e degli articoli vengono tradotti, occorre riportare di seguito tra parentesi il titolo in lingua originale. Le note e i commenti del traduttore vanno riportati a piè pagina o a fine testo, accompagnati dalla dicitura «Nota del traduttore» o simili nella lingua in cui si traduce.

  Per quanto riguarda la forma in cui va stilata la bibliografia, rimandiamo a una parte successiva. Esistono norme che regolamentano questa materia, in particolare la UNI 10168.


FORMULE, EQUAZIONI, SIMBOLI, UNITÀ DI MISURA

  Formule, equazioni, simboli e unità di misura di preferenza vengono trascritti senza essere tradotti. Eventuali modifiche vanno segnalate in nota.

  Se le unità di misura vengono convertite, i valori ottenuti vanno accompagnati dai valori espressi nelle unità di misura originali tra parentesi.


FIGURE, LEGENDA, TITOLI DI FIGURE E TABELLE

  È preferibile riportare le figure nel modo e nella posizione in cui appaiono nell'originale. Se per motivi tecnici una figura va spostata, nel punto del testo in cui vi si fa riferimento occorre inserire un rimando.

  Didascalie, legenda e simili vanno tradotte integralmente.

  In caso di riproduzione di figure o tabelle direttamente dall'originale, occorre tradurre relativi testi e note.


TRASLITTERAZIONE

  Quando la lingua della traduzione usa un alfabeto diverso da quello della lingua dell'originale, per nomi propri e parole non tradotte la traslitterazione va fatta in conformità alla norma ISO corrispondente. Per esempio, c'è la norma ISO 233 per l'arabo, la norma ISO 9 per gli alfabeti cirillici, la ISO 259 per l'alfabeto ebraico. Per le tabelle di traslitterazione, rimandiamo a una parte successiva del presente corso. Tutte le norme sulla traslitterazione hanno lo scopo di creare una corrispondenza tra segno in un alfabeto e segno nell'altro. Nella trascrizione, invece, ci si limita a cercare di riprodurre i suoni della pronuncia in modo intuitivamente comprensibile per chi parla la lingua della traduzione.


NOMI DI ORGANIZZAZIONI E LOGO

  I nomi delle organizzazioni vanno trascritti senza alcuna traduzione, a meno che non si tratti di organizzazioni con nome ufficiale in varie lingue (per esempio Unione Europea, Organizzazione Mondiale della Sanità). Quando l'organizzazione ha nome ufficiale in una sola lingua, è possibile indicare tra parentesi la traduzione nella lingua in cui si traduce alla prima occorrenza del nome in un testo. Nelle bibliografie, i nomi delle organizzazioni vanno riportati in originale.


ABBREVIAZIONI

  Le norme ISO 4 e ISO 832 stabiliscono alcune regole per quanto riguarda le abbreviazioni. Ne parleremo in una parte successiva del corso. La norma ISO 2384 si limita a stabilire che, se nell'originale compare un'abbreviazione, nella traduzione è opportuno riportare l'abbreviazione corrispondente. Qualora non esista, alla prima occorrenza nel testo è opportuno spiegare per esteso cosa indica l'abbreviazione.


TERMINOLOGIA

  In certe traduzioni viene impiegata terminologia specifica della disciplina o della professione. In questi casi, è opportuno ricorrere a termini altrettanti specifici nella lingua della traduzione. Qualora si incontrassero neologismi corrispondenti a concetti nuovi, è opportuno far seguire alla traduzione il termine in lingua originale tra parentesi.


IDENTIFICAZIONE DEGLI AUTORI

  I particolari sull'identificazione o sul titolo professionale o sulla qualifica di un singolo autore, come Jr che sta per iunior, Sr che sta per Senior, o Dott. per dottore, vanno riportati in lingua originale oppure, se sono diffusi nella lingua della traduzione, tradotti; i titoli onorifici, per esempio «Membro dell'Accademia delle Scienze», vanno tradotti; sempre tradotte vanno le espressioni che fanno riferimento al ruolo dell'autore nella preparazione del documento (per esempio a cura di, edizione aggiornata da).


RITRADUZIONE

  Come si è già detto nella parte riguardante le indicazioni obbligatorie e facoltative, in caso di traduzione di un testo precedentemente a sua volta tradotto occorre dare conto della traduzione intermedia e dell'originale.


NOMI GEOGRAFICI

  Alcuni toponimi hanno versioni in varie lingue (per esempio Londra, London, Londres, Londen, eccetera), mentre altri hanno una sola versione: in questo caso non vanno adattati alla lingua della traduzione, ma riportati tali quali. In bibliografia, i toponimi vanno sempre indicati in lingua originale, eventualmente traslitterati.


DATE

  La data della pubblicazione originale va indicata in traduzione. Qualora l'originale utilizzi un calendario diverso (per esempio il calendario giuliano, quello ebraico, arabo o giapponese), occorre indicare tra parentesi l'anno corrispondente nel calendario della cultura della traduzione.


TRADUZIONI DI PERIODICI

  Tranne pochi casi, riferiti soprattutto a riviste multilingui, i titoli dei periodici sono in una sola lingua, quella originale, e non vanno tradotti. La traduzione può essere impiegata solo se ufficialmente autorizzata dalla testata in questione.

  Nella traduzione occorre anche indicare numeri di volume, fascicolo e corrispondenti del documento originale. Prima dell'anno di pubblicazione della traduzione deve comparire l'anno di pubblicazione dell'originale. Dopo le indicazioni relative alle pagine occupate dalla traduzione, occorre riportare le pagine che ospitano l'originale.


NOME DEL TRADUTTORE

  Tra gli elementi essenziali per l'identificazione di una traduzione deve sempre comparire il nome del traduttore, (in conformità con il parere della FIT, Fédération Internationale des Traducteurs e con la raccomandazione numero 5 adottata dall'UNESCO), eccezion fatta per la traduzione di brevetti e documenti simili.


DIRITTI DI PUBBLICAZIONE DELLE TRADUZIONI

  Nell'intestazione della traduzione, insieme agli elementi identificativi del documento originale, occorre che sia presente una dichiarazione che enuncia il diritto di pubblicare, con diritti esclusivi o non esclusivi, la traduzione.



Bibliografia

International Organization for Standardization (ISO),
Documentation - Presentation of translations, Genève, © 1977.

http://www.iso.ch
http://www.unicei.it


Copyright © 2004 Logos Group.



IN RETE
(in italiano)
Ente Nazionale di Uniformazione (UNI)


IN RETE
(in inglese)
l'International Organization for Standardization (ISO)

Fédération Internationale des Traducteurs (FIT)

UNESCO


IN RETE
(in tedesco)
Deutsches Institut für Normung e.V. (DIN)


 



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