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ENGLISH TRANSLATION   

4. LA PERCEZIONE DEI SUONI, DEI COLORI E DEI PROFUMI: PER UNA SINESTESIA DELLA TRADUZIONE

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b) Codici di senso

Il primo elemento, dunque, cui il traduttore da altre culture deve fare attenzione, è il sistema degli archetipi. In culture legate alle piene fluviali, come quella egiziana, la concezione del tempo è ciclica. Il cosmo è un tempio alle cui stanze si accede per diverse soglie. La porta, dunque, è metafora della resurrezione, mentre l'occhio, in quanto espressione della sapienza rivelata, è metafora di morte. All'opposto, l'occhio della civetta indica, per i Greci, la sapienza, la capacità intuitiva.
L'occhio che contempla la porta, sul frontone del palazzo di Cnosso, esprime, nella cultura micenea, la reincarnazione delle anime, mentre la nostra sensibilità sarebbe più pronta a riconoscervi un'allusione a quelle verità ultime che si scoprono solo in punto di morte. Nella cultura del Nibelunsglied tedesco, la morte è un oscillare di cimieri, un rutilante riflesso di elmi fulgenti: lo scontro tra i Sassoni e le tribù sarmatiche piovute dall'Est, i cui alti cimieri servivano a sostenere pennacchi fatti di penne di sparviero e capelli dei nemici uccisi, ha ossessionato per sempre l'inconscio collettivo tedesco a scorgere nei riflessi e nelle "penne d'aquila" un'immagine di distruzione. Così, quando Schumann dovette trovare un sottotitolo per la sua Fantasia op. 17, l'espressione "rovine e penne d'aquila", a lui, lettore appassionato dell'epopea scaldica, emerse come dal passato di un'intera nazione.
A questa 'marcatura' storica si aggiunge un corollario geografico: una nazione di boschi e paludi come quella tedesca, dove si praticava la guerriglia fatale alle falangi di Varo, il generale di Augusto, non poteva che vedere come orrore puro l'oscillare di cimieri, indizio di una carica ad ali spiegate di cavalleria al galoppo, così connaturata alla rozza strategia dei Sarmati, i guerrieri delle steppe. Il risultato di tutto questo è che, quando Odino pianta per terra il frassino del mondo, su cui stanno inscritte le rune della legge, e questo oscilla al vento, il dio ha per certo il successivo, inarrestabile crepuscolo degli dei. La fine del mondo, nella cultura tedesca, si accompagna sempre ad un refolo di vento.


 



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