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35 - Realia politici e sociali

«Ya no quería ser reconocido en otro o tener un trasunto, seguía deseando figurar en una ficción pero no como ficción»1.

"He no longer wanted to be recognized in someone else or to have a replica, he still wanted to figure in a fiction but not as fiction"2.

Continuando la catalogazione dei realia per oggetti, Vlahov e Florin esaminano la classe dei realia politici e sociali. Questa classe contiene al suo interno:

  • entità amministrative territoriali: governatorato, regione, provincia, dipartimento, contea, cantone, principato; aul, hutor, bidonville; arrondissement, suk, medina, kreml´, promenade, corso, stargalo, largo, prospekt,
  • organi e cariche: agora, forum; assemblea del popolo, storting, kneset, duma, senato, camera, congresso, giunta, consiglio comunale, municipio, ispolkom, camera alta, panciaiat; cancelliere, khan, zar, scià, doge, faraone, inca, lord, maire, sceriffo, visir, atamano, alcalde, ayatollah, satrapo;
  • vita sociale e politica: peronisti, tupamaros, Ku Klux Klan, wig, tory, teste di cuoio; partigiani, carbonari, occidentalisti, slavofili, magen adom, mezzaluna rossa; NEP, lobby, bolscevico, tifoso, consigliere di Stato, società civile, Lord, Sir, ser, Madame, bàryšnja, agregé, Herr, Narkompros, Zags, ministero dei beni culturali, piano quinquennale, college, Liceo, campus; nobiltà, junker, terzo stato, Gentry, mercanti, paria, intoccabili, samurai, barin, mugik, fellah; union jack, bandiera rossa, stella a cinque punte, fleur de lis, mezzaluna;
  • realia militari: legione, coorte, falange, orda; archibugio, P38, moschetto, carabina, katjuša; generale, maresciallo, guastatore, genio, Feldwebel, atamano, dragone, corazziere, paracadutista.

Proviamo a immaginare di dover tradurre una frase contenente l'elemento di realia «magen adom». Si tratta del simbolo, in Israele, del pronto soccorso, un po' come avviene in alcuni paesi cristiani con la croce rossa o in alcuni paesi islamici con la mezzaluna rossa.

Una prima possibilità consiste nella semplice traslitterazione:

  1. l'ambulanza del magen adom ha portato via il ferito
  2. Questa strategia traduttiva è specificante, poiché trasforma un elemento culturalmente neutro rispetto al contesto (l'ambulanza del magen adom in Israele) in un elemento marcato non solo sul piano culturale, ma anche su quello linguistico: in un testo italiano, la locuzione magen adom risulta incomprensibile alla maggior parte dei lettore. È inoltre una strategia di riconoscimento della specificità.

    Una seconda possibilità consiste nella pura e semplice traduzione linguistica della locuzione:

  3. l'ambulanza dello scudo rosso ha portato via il ferito
  4. Questa strategia traduttiva, nel caso specifico, dà un risultato comunicativo scarsissimo, poiché quello che noi siamo abituati a chiamare «stella di Davide» è, in ebraico, «scudo di Davide». «Scudo rosso» è dunque per noi poco comprensibile. Si tratta comunque di una scelta neutra e di riconoscimento, quanto meno nelle intenzione.

    Una terza possibilità consiste nella traduzione linguistica della locuzione che tenga conto di ciò che è implicito nella cultura emittente, ossia che quella che normalmente è chiamata «Magen adom» è, nella dizione completa, «David Magen Adom», e «David Magen» in italiano è solitamente tradotto non come «scudo di Davide» ma come «stella di Davide»:

  5. l'ambulanza della stella di Davide rossa ha portato via il ferito
  6. Questa è una traduzione specificante (a causa dell'aggiunta che il traduttore fa per colmare il gap culturale) e di riconoscimento.

    Una quarta possibilità, ipotizzando una traduzione dall'ebraico all'arabo, è quella di utilizzare l'omologo culturale della cultura ricevente:

  7. l'ambulanza della mezzaluna rossa ha portato via il ferito
  8. Si tratta chiaramente di una strategia appropriante, che falsifica il contesto culturale locale dell'evento, ma rende bene il concetto funzionale interno.

    Una quinta possibilità, sempre ipotizzando una traduzione dall'ebraico all'arabo, è quella di utilizzare l'omologo culturale di una cultura prevalente nel mondo, ma esterna alle due culture emittente e ricevente:

  9. l'ambulanza della croce rossa ha portato via il ferito
  10. Si tratta chiaramente di una strategia standardizzante, che falsifica il contesto culturale locale dell'evento, ma rende bene il concetto funzionale a livello internazionale. Sul piano specificazione/generalizzazione, la resa è neutra.

    Una sesta possibilità è quella di utilizzare una denominazione generica:

  11. l'ambulanza del pronto soccorso ha portato via il ferito
  12. Si tratta chiaramente di una strategia standardizzante e generalizzante, che pur non falsificando il contesto culturale dell'evento, lo priva di qualsiasi connotazione locale.

    Una settima possibilità è quella di utilizzare la traduzione linguistica accompagnata da una spiegazione o chiosa del traduttore:

  13. l'ambulanza della stella di Davide rossa - equivalente israeliano della Croce rossa - ha portato via il ferito

Si tratta chiaramente di una strategia specificante - addirittura il traduttore si permette una chiosa che normalmente non è consentita dalla norma ISO 2384 se non viene segnalata come «nota del traduttore» e di riconoscimento parziale: viene riconosciuta la specificità culturale, ma nel contempo viene in parte negata dalla spiegazione che si tratta di un "equivalente" israeliano, richiamandosi implicitamente a un presunto isomorfismo culturale in cui tutte le culture hanno la loro "croce rossa" (o "equivalente").

In queste ultime due unità abbiamo provato a esaminare alcuni tipi di realia e dei loro possibili esiti in traduzione. Finora abbiamo messo in rilievo soprattutto le differenze di tipo sincronico e geografico. Nelle prossime unità continueremo in altre direzioni.

Riferimenti Bibliografici

MARÍAS J. Negra espalda del tiempo, Punto de lectura, 2000 (edizione originale 1998), ISBN 84-663-0007-7.

MARÍAS J. Dark Back of Time, New York, New Directions, 2001 (translated by Esther Allen), ISBN 0-8112-1466-4.

VLAHOV S., FLORIN S., Neperovodimoe v perevode. Realii, in Masterstvo perevoda, n. 6, 1969, Moskvà, Sovetskij pisatel´, 1970, p. 432-456.

VLAHOV S., FLORIN S., Neperovodimoe v perevode, Moskvà, Vysšaja škola, 1986.


1 Marías 2000, p. 72.
2 Marías 2001, p. 60.